Europa: prezzi alle stelle e riflessione su necessità di non seguire ciecamente gli Usa
La maggior parte dei paesi europei è piombata in una profonda crisi inflazionistica, e l’aumento dei prezzi dell’energia ne è il motivo principale. Secondo i dati di Eurostat, a maggio i prezzi dell’energia nella zona euro sono aumentati fino del 39,2% su base annua. Anche il tasso di inflazione annuo nella zona euro ha continuato a crescere a maggio, raggiungendo l’8,1%, il più alto dall’inizio delle statistiche nel 1997. Il 22 giugno il vice presidente della Banca Centrale Europea, Luis de Guindos, ha dichiarato che il tasso di inflazione nella zona euro rimarrà al di sopra dell’8% nei prossimi mesi.
In una crisi inflazionistica così grave, i prezzi di carburante e beni alimentari sono aumentati vertiginosamente, provocando lamentele in molti paesi europei. Emergono in Europa voci che invitano a una riflessione sulla necessità di “non seguire ciecamente gli Stati Uniti”.
Alcuni politici europei hanno iniziato a riflettere sul fatto che sarebbe meglio non continuare a seguire gli Stati Uniti sulla strada dell’esacerbazione del conflitto tra Russia e Ucraina: solo un ambiente pacifico può portare a un’economia stabile. Il 21 giugno alcuni senatori italiani hanno espresso al premier italiano la loro opposizione verso un’ulteriore fornitura di armi da parte del governo all’Ucraina.