Cina: caso Assange specchio dell’ipocrisia di Stati Uniti e Gran Bretagna sulla cosiddetta "libertà di stampa"
Nella conferenza stampa di routine del Ministero degli esteri cinese del 20 giugno, un giornalista ha posto una domanda sulla notizia che il 17 giugno il ministro britannico dell'Interno ha approvato l'estradizione negli Stati Uniti del fondatore di WikiLeaks, Julian Paul Assange. Il sito web di Wikileaks ha dichiarato che Assange è solo un giornalista ed editore che viene punito per aver adempiuto ai propri doveri. A questo proposito, il portavoce cinese, Wang Wenbin, ha affermato che la Cina ha notato che le notizie del sito web “WikiLeaks", fondato da Assange, hanno rivelato molte informazioni sulle guerre degli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq e che la Central Intelligence Agency degli Stati Uniti ha effettuato attacchi di hacking alla rete. Per questi motivi, il governo degli Stati Uniti ha continuato a perseguire Assange per oltre un decennio, con l'intenzione di arrestarlo.
Wang Wenbin ha affermato che il Regno Unito non ha risparmiato sforzi nel cooperare con gli Stati Uniti per arrestare ed estradare Assange, il che dimostra pienamente la lealtà del Regno Unito nel mantenere le sue relazioni speciali con gli Stati Uniti, nonché il fatto che gli Stati Uniti e il Regno Unito stanno cooperando in "repressione transnazionale" di alcuni individui.
Wang Wenbin ha sottolineato che il caso Assange è lo specchio dell’ipocrisia di Stati Uniti e Gran Bretagna sul fronte della cosiddetta "libertà di stampa". Tutto il mondo ha espresso preoccupazione per la situazione dei diritti umani e la sorte personale di Assange, con la speranza che l'equità e la giustizia alla fine verranno garantite e che i poteri egemonici non riescano sempre a fare ciò che vogliono.