Quasi 70 paesi si oppongono all'ingerenza negli affari interni della Cina con il pretesto dei diritti umani

2022-06-15 10:46:31
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Il 14 giugno, ora locale, nel corso della 50esima sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite tenutasi a Ginevra, Cuba ha rilasciato una dichiarazione congiunta a nome di quasi 70 paesi, sottolineando che il rispetto della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale degli Stati e la non ingerenza nei loro affari interni sono norme fondamentali delle relazioni internazionali. Xinjiang, Hong Kong e Tibet sono affari interni della Cina, ci si oppone quindi a politicizzare la questione dei diritti umani, ai doppi standard e alle interferenze negli affari interni della Cina con il pretesto dei diritti umani.

La dichiarazione congiunta ha sottolineato che la società umana deve affrontare molteplici sfide, tra cui il COVID-19: la comunità internazionale dovrebbe aderire al multilateralismo, rafforzare la solidarietà e la collaborazione, affrontare congiuntamente le sfide globali, promuovere congiuntamente la pace e lo sviluppo nel mondo promuovendo e proteggendo i diritti umani.

Più di 20 paesi hanno inoltre sostenuto la Cina rilasciando dichiarazioni individuali. Quasi 100 paesi hanno espresso in modi diversi la loro comprensione e il loro sostegno alla legittima posizione della Cina.

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