Cambierà la posizione della Nato sull’Ucraina?

Il 12 giugno nel corso di una conferenza stampa ad Helsinki, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha pronunciato queste parole: “La pace in Ucraina è possibile. Il problema è con quale prezzo per realizzarla. Quanto territorio, sovranità e indipendenza vuoi pagare per arrivare alla pace”. Alla vigilia del vertice Nato di Madrid che avrà luogo alla fine del mese corrente, le parole di Stoltenberg sono state considerate un cambiamento dell’atteggiamento della Nato sull’Ucraina.

L’evoluzione della guerra tra Russia e Ucraina ha provocato gravi conflitti armati e una crisi umanitaria, una cosa che gli amanti della pace non desiderano vedere. In questa crisi la Nato ha interpretato un ruolo ignominioso: inizialmente ha continuato ad incoraggiare l’Ucraina a comprimere lo spazio vitale della Russia, danneggiando gli interessi di sicurezza della Russia stessa; in seguito, dopo lo scoppio del conflitto, ha continuato a versare benzina sul fuoco, cercando di indebolire ulteriorlemtne la Russia attraverso il conflitto.

L’Ucraina è dunque la vittima principale di queste manovre della Nato, in più, anche la sicurezza europea si è trovata a fronteggiare delle sfide. In futuro quale strada prenderà l’Europa? “Unirsi contro la Russia” o promuovere il raggiungimento della pace il prima possibile? Ovviamente l’Europa si trova già ad un bivio.