Italia prevede di estendere le attività venatorie per controllare la calamità di cinghiale
Il 13 maggio, ora locale, il viceministro della Salute Costa ha affermato che per affrontare l’aumento esponenziale dei cinghiali nel Paese, è necessario estendere le attività venatorie. Al fine di eliminare il rischio della diffusione della peste suina africana, il Ministero della Salute italiano e le relative aree infestate da cinghiali stanno sviluppando piani di abbattimento selettivo.
Costa ha sottolineato che in alcune regioni d'Italia la densità dei cinghiali è almeno cinque volte superiore al limite sopportabile dagli ecosistemi e che si deve emanare un decreto per estendere la caccia da tre a cinque mesi in caso di una possibile epidemia di peste suina.