New York Times: l’Università Harvard asservì i neri
Secondo quanto riportato il 28 aprile dal "New York Times", recentemente l'Università di Harvard ha pubblicato un rapporto di 134 pagine (più 2 pagine di appendici), in cui riconosce che l'Università asservì i neri nei 150 anni dopo la sua istituzione.
Il rapporto mostra che almeno 41 persone famose, tra cui quattro ex presidenti, insegnanti e dipendenti dell’Università, asservirono persone di colore. Inoltre, l'Università di Harvard ottenne notevoli benefici economici dalle piantagioni e da altri settori correlati che utilizzarono un gran numero di schiavi neri, per esempio, le donazioni degli imprenditori all’Università e gli utili degli investimenti di Harvard in questi settori. Inoltre, Harvard pubblicò molti "tesi accademici" che "giustificano" il razzismo, cercando di provare che i neri e le altre persone di colore asserviti sono inferiori ai bianchi. Questi tesi servirono come base ideologica per la promozione della segregazione razziale negli Stati Uniti e per la promozione delle proprie idee da parte dei nazisti in Germania.
Secondo il rapporto, anche nel 20esimo secolo, Harvard praticò la discriminazione razziale contro i neri nell'ammissione degli studenti. Nel 1960, ad esempio, solo nove delle 1.212 matricole della scuola erano nere. Nei 50 anni dal 1890 al 1940 la scuola ammise solo 160 neri.