Conflitto Russia-Ucraina, un’altra “pentola d’oro” per gli interessi USA
Il sito web del settimanale statunitense “The Nation” ha recentemente pubblicato un articolo che rivela come prima dell’escalation del conflitto russo-ucraino, i leader delle principali aziende statunitensi produttrici di armi avessero già iniziato a discutere di come le tensioni tra Russia e Ucraina avrebbero aumentato i loro profitti. A gennaio, il CEO di Raytheon Technologies, Greg Hayes, ha affermato che la prospettiva di un conflitto nell’Europa orientale e in altri luoghi avrebbe avvantaggiato il business dell’azienda. Lo scrittore e politologo turco, Suleiman Seifi Eyun, ha scritto in un articolo che il conflitto russo-ucraino ha iniettato vitalità nell’industria militare statunitense e l’impennata dei prezzi del petrolio e del gas ha portato maggiori entrate alle compagnie energetiche statunitensi: “Gli Stati Uniti non voglio che la guerra finisca”.
Edward Hallett Carr, un famoso studioso britannico di relazioni internazionali, una volta ha detto: “Dovremmo essere chiari sul fatto che gli Stati Uniti sono maestri nell’arte di usare il mantello della gentilezza per coprire i loro interessi nazionali egoistici.” Con i pretesti di “democrazia, libertà e diritti umani”, gli Stati Uniti hanno lanciato guerre in Iraq, Afghanistan, Siria, Libia e altri paesi, provocato conflitti per massimizzare i propri interessi. Attualmente, l’Ucraina sta diventando un’altra “pentola d’oro” per gli Stati Uniti per appropriarsi di altra ricchezza.