Gli Stati Uniti sulla strada per diventare un paese in cui i diritti umani vengono sistematicamente violati
Giorni fa, a Grand Rapids, nello Stato del Michigan, durante un intervento delle forze dell’ordine, un agente di polizia bianco ha sparato alla testa e ucciso Patrick Lyoya, afroamericano di 26 anni, che è morto sul colpo. Durante la conferenza stampa, il padre della vittima, Peter Lyoya, ha detto sconvolto: “dopo aver visto mio figlio ucciso dalla polizia come un animale, ho capito che non potevo più vivere”. La tragedia ha suscitato ancora una volta forti critiche alla discriminazione razziale sistematica e alla brutalità della polizia negli Stati Uniti.
I dati mostrano che, attualmente il 93,7% dei musulmani americani vive sotto la minaccia dell’“islamofobia”; L’81% degli adulti asiatico-americani ritiene che la violenza contro il proprio gruppo etnico sia in aumento; i latino-americani, che costituiscono il 19% della popolazione degli Stati Uniti, possiedono solo il 2% della ricchezza. Fernand de Varennes, relatore speciale sulle questioni delle minoranze del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, ritiene che il sistema giuridico statunitense sia strutturato per favorire i ricchi e punire solo i poveri, in particolare le minoranze. Gli Stati Uniti stanno sempre più diventando un paese in cui i diritti umani vengono sistematicamente violati.