Stati Uniti, un falso difensore dei diritti umani

“Perché gli Stati Uniti hanno reinsediato solo 12 rifugiati ucraini a marzo?” Il 12 aprile, Reuters ha rivolto questa domanda all’amministrazione Biden. Lo stesso giorno, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha affermato che oltre 4,65 milioni di ucraini erano fuggiti dal loro paese sin dallo scoppio del conflitto militare con la Russia. Sotto la pressione di tutti, gli Stati Uniti, iniziatori del conflitto russo-ucraino, hanno promesso di accogliere fino a 100.000 rifugiati dall’Ucraina. Molti segnali dimostrano che gli Stati Uniti non vogliono assumersi la responsabilità di accogliere i rifugiati, ma cercano di mettere sulle spalle dell’Europa le conseguenze del conflitto. La tragica esperienza dei profughi mostra che gli Stati Uniti pretendono di essere un “custode” dei diritti umani, ma in realtà sono un “falso difensore” dei diritti umani.

Il “Washington Post” ha recentemente pubblicato un articolo in cui si afferma che, sebbene Biden abbia aumentato il tetto del numero di rifugiati accettati dagli Stati Uniti nel 2022 a 125.000, dopo la metà dell’anno fiscale 2022 il numero totale di rifugiati ricevuto nel paese è inferiore a 9.000. Di questo passo, potrebbero volerci anni prima che gli Stati Uniti onorino gli impegni presi.

I milioni di rifugiati ucraini sono solo le ultime vittime della spinta americana verso l’egemonia globale. Secondo una ricerca del Watson Institute for International and Public Affairs della Brown University, almeno 38 milioni di persone sono diventate senzatetto a causa delle guerre condotte dagli Stati Uniti nell’era successiva all’11 settembre e il numero effettivo potrebbe essere compreso tra 49 milioni e 60 milioni. Prendiamo ad esempio la guerra in Afghanistan: i 20 anni di guerra hanno trasformato circa 11 milioni di afgani in rifugiati, inclusi 3,2 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni.

Inoltre i casi di violazione dei diritti umani negli Stati Uniti non sono rari. Secondo il Global Justice Center, un’organizzazione internazionale per i diritti umani, gli Stati Uniti sono l’unico tra i paesi occidentali sviluppati che non è disposto a ratificare i trattati internazionali fondamentali sui diritti umani, tra cui il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, ed altri ancora.