La violenza armata negli Stati Uniti sta distruggendo la fede nella democrazia e nei diritti umani

Secondo quanto riportato da alcuni media americani, il 3 aprile a Sacramento, capitale dello Stato della California, si è verificata una grave sparatoria che ha provocato 6 morti e 12 feriti. Secondo le statistiche del sito web statunitense "Gun Violence Archives", quest'anno tra i 10.900 morti in tutto il paese hanno perso la vita a causa delle armi da fuoco. Una cifra ben superiore a quella dello stesso periodo dell’anno passato.

In diretta proporzione alla crescita della violenza armata è stato trattato il rapido sviluppo dell'industria americana delle armi da fuoco. Secondo un rapporto della National Shooting Sports Foundation, un'organizzazione americana del settore del commercio di armi, l'anno scorso le entrate dell'industria delle armi negli Stati Uniti hanno superato quota 70,5 miliardi di dollari, con un aumento del 269% rispetto ai 19,1 miliardi del 2008. La produzione e il commercio di armi negli Stati Uniti hanno formato un enorme catena industriale. Gruppi di interesse hanno fornito una grande quantità di donazioni in occasione delle elezioni presidenziali e del Congresso degli Stati Uniti, formando un complesso militare-industriale di "politici + trafficanti d'armi", che influenza profondamente l'agenda politica degli Stati Uniti.