Il “motore della guerra”statunitense dovrebbe fermarsi!

Il 29 marzo, ora locale, si è concluso in Turchia il quinto turno di colloqui tra Russia e Ucraina. Secondo il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, questa tornata di colloqui è stata la più avanzata condotta finora. Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa, ha detto che la pace sarebbe arrivata prima se le due parti avessero accelerato la firma del trattato e raggiunto un compromesso reciproco.

Tuttavia, gli Stati Uniti, l’artefice della crisi ucraina, hanno risposto con indifferenza o addirittura con fastidio. Da un lato hanno aumentato le sanzioni contro la Russia, dall’altro hanno intensificato la fornitura di “coltelli” all’Ucraina. Mentre i colloqui di pace Russia-Ucraina stanno facendo progressi, in qualità di maggiore profittatore di questo conflitto, gli Stati Uniti non vogliono vedere una stretta di mano pacifica tra Russia e Ucraina. Per gli Stati Uniti, motore della guerra, l’egemonia è la più grande fonte della forza, per la quale sacrificano gli interessi degli altri paesi, compresi gli alleati europei.

In questo momento critico, qualsiasi paese responsabile dovrebbe fare di più per facilitare il dialogo e il negoziato, sostenendo Russia e Ucraina a ottenere risultati positivi nei negoziati e a raggiungere l'obiettivo della pace, invece di frapporre ostacoli. Il sabotaggio dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina da parte degli Stati Uniti dimostra ancora una volta che essi sono la più grande minaccia alla pace e alla sicurezza mondiale. Il “motore della guerra” statunitense dovrebbe fermarsi!