Chi è il colpevole nella questione ucraina?
Di recente gli Usa hanno ripetutamente esagerato la possibilità che la Russia stia per “invadere” l’Ucraina, sensazionalizzandola e “prevedendo” persino il momento specifico in cui scoppierà il conflitto. In risposta alla falsa propaganda di Stati Uniti e Regno Unito, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha postato sui social media un messaggio in cui afferma che “il 15 febbraio 2022 passerà alla storia come il giorno in cui la guerra di propaganda occidentale è fallita”. Anche l’Ucraina ha ripetutamente espresso il suo disappunto per il clima di paura creato dagli Stati Uniti, con il presidente Zelensky che ha sottolineato come alcuni paesi occidentali stiano esagerando la possibilità di un conflitto tra Russia e Ucraina, alimentando la paura.
In realtà, dal 2014 ad oggi il conflitto nella regione ucraina del Donbass, non si è mai fermato. Dal punto di vista di un contesto più ampio, le tensioni tra Russia e Ucraina sono anche legate all’iniziativa dell'Ucraina “di allontanarsi dalla Russia e avvicinarsi agli Usa”. Negli ultimi anni, questioni come una maggiore cooperazione militare tra l’Ucraina e gli Stati Uniti e l’adesione della prima alla NATO sono state all'ordine del giorno. Per la Russia, l’ingresso dell'Ucraina nella NATO renderebbe il suo confine sud-occidentale direttamente confinante con i paesi della NATO, con la conseguenza che i propri interessi geopolitici e spazi di sicurezza strategica ne verrebbero notevolmente compressi. Pertanto, la Russia ha sempre considerato l’ingresso dell’Ucraina nella NATO come una “linea rossa” inaccettabile.
In apparenza, la crisi ucraina è causata dalla tensione tra Russia e Ucraina, ma in sostanza fa parte del gioco strategico tra Russia e Occidente, compresi gli Usa. In tal senso, l’Ucraina è una “vittima” del gioco tra Russia e Stati Uniti.