Elenco delle “belle parole” e delle “cattive azioni” compiute dagli Usa in 20 anni di occupazione dell’Afghanistan
Il 7 settembre, secondo quanto riferito dal reportage esclusivo di CMG, i Talebani hanno annunciato la costituzione di un nuovo esecutivo e pubblicato la lista della squadra di governo “ad interim” dell’ “Emirato islamico dell’Afghanistan”. Con questa azione i Talebani hanno annunciato al mondo di essere nuovamente al centro del potere in Afghanistan.
In questi venti anni, cosa ha vissuto l’Afghanistan? Il popolo afgano lo ricorda bene. Inoltre, quali sono le azioni compiute dagli Usa? Tutto il mondo non lo dimenticherà. Rivediamo brevemente i fatti accaduti nell’ultimo ventennio, insieme alle “belle parole” e alle “cattive azioni” registrate dalle telecamere.
Di seguito sono elencati gli eventi principali della guerra in Afghanistan.
7 ottobre 2001, gli Usa hanno dato il via ad incursioni aeree come azione di rappresaglia per gli attacchi terroristici dell’11 settembre compiuti dall’organizzazione al-Qaeda, allora protetta dai Talebani in Afghanistan.
15 ottobre 2001, gli aerei da combattimento F-14 Tomcat sulla portaerei USS Enterprise erano pronti al decollo per la missione di attacco in Afghanistan.
A novembre 2001 l’Alleanza del Nord dell’Afghanistan, sostenuta dagli Usa, entrò a Kabul, e molti leader talebani fuggirono all’estero. Circa 1000 marines furono il primo contingente dell’esercito Usa ad entrare in Afghanistan.
Dal 2003 al 2007 l’esercito degli Stati Uniti fu occupato nella guerra in Iraq, e i talebani iniziarono ad essere nuovamente attivi in Afghanistan lanciando feroci attacchi.
A febbraio 2009 il neo eletto presidente Usa, Barack Obama, annunciò l’invio di altri 17 mila soldati in Afghanistan per rafforzare il contingente dei 38 mila soldati Usa e dei 32 mila di altri Paesi della NATO già presenti sul territorio. Nel 2010 il numero dei soldati americani in Afghanistan ha raggiunto il picco delle 100 mila unità. Il numero totale dei militari stranieri nel paese ha sfiorato le 150 mila unità.
Nel novembre 2010 la NATO si è riunita e ha deciso di consegnare l’incarico della difesa del paese alle forze di sicurezza afgane prima della fine del 2014. Il periodo di transizione è iniziato dalla metà del 2011.
13 dicembre 2010, nella città Herat, capoluogo dell’omonima provincia, i talebani armati erano pronti alla resa e a consegnare le armi al governo.
Primo maggio 2011, in un’incursione lanciata dall’esercito statunitense in Pakistan, Osama Bin Laden è stato ucciso.
22 giugno 2011, Obama ha annunciato il piano di ritiro dell’esercito, decidendo di evacuare in totale 33mila persone prima della fine dell’estate del 2012, e di consegnare completamente l’incarico di protezione della sicurezza alle forze di sicurezza afgane prima della fine del 2014.
Il 28 dicembre 2014, le truppe NATO di stanza in Afghanistan hanno riferito della conclusione delle missioni di combattimento nel Paese, annunciando che il primo gennaio dell’anno successivo avrebbero avviato le missioni di non combattimento, ossia quelle per formare e sostenere le forze di sicurezza afgane.
Il 21 agosto 2017, l’allora presidente americano Donald Trump ha pubblicato la nuova strategia sull’Afghanistan, affermando che gli USA non si sarebbero ritirati dal Paese e che avrebbero aumentato il numero dei soldati presenti per prevenire le infiltrazioni delle organizzazioni estremiste tra cui l’ISIS.
Il 29 febbraio 2020, a Kabul, l’allora segretario alla Difesa Mark Esper, l’allora presidente afgano Ashraf Ghani e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg hanno presenziato ad una conferenza stampa. Lo stesso giorno, gli USA e i Talebani afgani hanno firmato a Doha, capitale del Qatar, l’accordo di pace mirato a porre fine alla guerra in Afghanistan.
Il 29 febbraio del 2020, il governo americano ha firmato con i Talebani un accordo, acconsentendo al completamento del ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan da eseguirsi in diverse fasi entro il maggio 2021. I Talebani si sono impegnati a non consentire ai suoi membri e alle organizzazioni come al-Qaeda di minacciare la sicurezza degli USA e dei loro alleati utilizzando il territorio afgano. L’accordo ha anche richiesto alle fazioni afgane di avviare il dialogo e ridurre le violenze.
Il 14 aprile 2021, il presidente americano Joseph Biden ha annunciato il ritiro delle truppe a partire dal primo maggio e il programma per completare il ritiro prima dell’11 settembre.
L’8 luglio, Biden ha annunciato che gli USA avrebbero terminato le missioni militari in Afghanistan il 31 agosto.
Il 15 agosto, i Talebani hanno dichiarato di aver preso il controllo di Kabul mentre il presidente afgano Ashraf Ghani ha affermato su social media di aver lasciato l’Afghanistan.
Il 17 agosto, a Kabul, il portavoce dei Talebani Zabiullah Mujahid ha presenziato alla prima conferenza stampa dopo la loro entrata nella capitale afgana. Mujahid ha annunciato che i Talebani si sarebbero impegnati a costituire un governo inclusivo.
Il 26 agosto, fuori l’aeroporto di Kabul si sono verificati degli attentati suicidi con autobombe che hanno provocato la morte di 13 militari americani e il ferimento di 18, mentre oltre 100 civili afgani hanno perso la vita. La cellula dell’ISIS in Afghanistan ha annunciato di aver organizzato e lanciato gli attacchi.
Il 30 agosto, il comandante dell’United States Central Command Kenneth McKenzie ha annunciato il completamento della missione di ritiro delle truppe americane di stanza in Afghanistan.