Ricerca dell’origine del Covid, gli USA devono una risposta al mondo

In un articolo pubblicato recentemente sulla homepage del Washington Post, Jonathan Zimmerman, professore della University of Pennsylvania, ha specificato che di fronte alla pandemia di Covid, gli USA non pensano altro che a calunniare gli altri, un classico metodo di Washington.

Attualmente non è stata ancora aperta la seconda fase della ricerca dell’origine del Coronavirus da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli USA vanno considerati come un Paese chiave di tale ricerca. Per quale motivo nel luglio del 2019 è stato chiuso il laboratorio biologico di Fort Detrick, ritenuto la maggiore base di ricerca sulle armi chimiche degli USA? Quali sono i retroscena delle malattie polmonari attribuite alle sigarette elettroniche verificatesi nel 2019 in diversi stati USA? Quanta tecnologia di sintesi dei coronavirus possedeva il professor Ralph Baric dell’Università del North Carolina, conosciuto come il "cacciatore di coronavirus"?

Ancor più preoccupante è una rivelazione del giornalista investigativo freelance George Webbe, secondo cui il paziente zero che trasmise il covid a Wuhan sarebbe stato un parente di un atleta americano partecipante ai Giochi mondiali militari. Dopo la pubblicazione dell’indagine, il giornalista ha ricevuto diverse minacce di morte.

Sulle sopraccitate domande, Washington deve una risposta alla comunità internazionale.