Lotta anti-Covid: Usa hanno giocato una brutta mano, contraria alla scienza e al senso comune
“Qualcuno ha paragonato la lotta all’epidemia alla guerra, tuttavia dobbiamo assicurarci che il nemico sia il virus, non la scienza.” Questo è stato l’avvertimento di Patrice Harris, ex presidente dell’American Medical Association, pronunciato l’anno scorso. È triste notare che fino ad oggi questa voce non è ancora diventata “mainstream” nella società americana. A causa degli interessi politici privati e delle lotte tra partiti, i politici di Washington hanno mostrato il loro volto contrario alla scienza e al senso comune, e a causa di questo la società statunitense ha pagato un prezzo molto alto.
L’opinione pubblica ricorda ancora chiaramente che all’inizio dello scoppio della pandemia, i politici della Casa Bianca hanno scelto di ignorare l’allarme lanciato dalla Cina e dall’Oms. Tale decisione, assunta per ignoranza nei confronti della scienza, ha provocato un grande errore nella prevenzione e nel controllo dell’epidemia.
Poiché negli Stati Uniti l’epidemia è scoppiata nell’anno delle elezioni, i due partiti l’hanno usata come strumento per attaccare la controparte e guadagnare voti. Questo ha stimolato le reazioni irrazionali all’interno della società americana. Pro o contro l’uso della mascherina, la somministrazione del vaccino e l’adozione del distanziamento sociale… tutti questi temi non sono più stati trattati in modo scientifico e sono stati strumentalizzati politicamente.
Sotto la spinta di sentimenti anti-intellettuali, anti-scientifici e populisti, le voci razionali del mondo scientifico e degli esperti del settore sono state soffocate. Alcune di queste persone sono state addirittura perseguitate.
La cosa più vergognosa è l’atteggiamento antiscientifico di alcuni politici americani nei confronti della questione dell’origine del nuovo coronavirus. Di fronte al grande fallimento della prevenzione e controllo dell’epidemia sul territorio statunitense, i leader della Casa Bianca, dopo aver compiuto il passaggio dei poteri, si sono nuovamente rifiutati di riflettere su sé stessi e hanno continuato a propagandare la teoria del complotto della “fuga dal laboratorio” del nuovo coronavirus. Hanno cercato di apparire puliti scaricando le proprie responsabilità sugli altri.
In qualità di unica superpotenza al mondo, gli Stati Uniti hanno giocato una cattiva mano nella lotta contro l’epidemia, diventando il paese numero uno al mondo per la sua abilità di “scaricabarile” politico, e il numero uno al mondo anche per disinformazione e terrorismo nel processo di ricerca delle origini del virus. L’epidemia ha causato più vittime del numero totale dei morti in tutte le guerre a cui gli Stati Uniti hanno partecipato negli ultimi 100 anni, questa è una vergogna incancellabile nella storia americana; è inoltre di un crimine compiuto dai politici americani nei confronti del loro popolo a causa del loro atteggiamento antiscientifico e contrario al senso comune.