La Cina esorta il Canada a fermare immediatamente le violazioni dei diritti umani
Martedì 22 giugno, durante la 47esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, Jiang Rui, ministro della missione permanente cinese presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra e altre organizzazioni internazionali in Svizzera, in rappresentanza di Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Iran, Siria, Venezuela, Sri Lanka e altri paesi, ha fatto una dichiarazione congiunta sulla questione dei diritti umani in Canada, per esortare il Canada a fermare immediatamente le violazioni dei diritti umani.
La dichiarazione ha espresso profonda preoccupazione per la grave violazione dei diritti umani delle popolazioni indigene da parte del Canada e ha sottolineato che tale Paese ha storicamente saccheggiato le terre indigene, uccidendone gli abitanti e sradicando le loro culture. In una scuola residenziale cattolica canadese sono stati recentemente scoperti i resti di oltre 200 bimbi indigeni, ritrovamento che ha scioccato il mondo. La Cina e gli altri paesi chiedono un'indagine completa e imparziale su tutti i casi di persecuzione in Canada, in particolare di quelli commessi ai danni di bambini, per garantire che tutti i responsabili siano assicurati alla giustizia e che le vittime ricevano riparazioni adeguate.
La dichiarazione congiunta ha anche espresso serie preoccupazioni per la discriminazione e il trattamento disumano degli immigrati nei centri di detenzione canadesi, sottolineando che solo dal 2006 al 2014 il Canada ha detenuto arbitrariamente decine di migliaia di immigrati, per il fatto che i militari canadesi all’estero hanno ucciso illegalmente civili e per la discriminazione razziale sistemica in Canada. Esorta il Canada a fermare immediatamente le violazioni dei diritti umani, ed invita il Consiglio per i diritti umani, l’Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani (OHCHR) e i relativi meccanismi speciali a continuare a prestare attenzione alle questioni relative ai diritti umani canadesi.