Mutazioni potrebbero provocare nuova ondata di casi negli Stati Uniti
Secondo un reportage della CNN dell’8 marzo, ora locale, Michael Osterholm, direttore del Centro per la ricerca e le misure sulle malattie infettive all'Università del Minnesota, ha affermato che l’epidemia di Covid-19 negli Stati Uniti è in realtà giunta a un momento critico. Si prevede che la nuova variante di coronavirus B.1.1.7 proveniente dal Regno Unito causerà un altro aumento di casi nelle prossime sei-quattordici settimane.
L’8 marzo, ora locale, l’OMS ha tenuto una conferenza stampa regolare sull’epidemia di Covid-19. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha affermato che il 30 gennaio dello scorso anno l’OMS ha dichiarato la situazione epidemica del Covid-19 "emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale", il più alto livello di allarme. L’OMS aveva anche avvertito che esisteva una finestra di opportunità per impedire che il Covid diventasse una potenziale pandemia. Alcuni paesi hanno agito rapidamente, mentre altri sono stati più lenti; di conseguenza, l’11 marzo dell'anno scorso l’OMS ha classificato l’epidemia di Covid come una pandemia.