OMS: “È difficile risalire all’origine animale del Covid-19. La speranza di successo nella lotta contro l’epidemia è ancora viva”

Durante la conferenza stampa tenuta lunedì 10 agosto, il direttore esecutivo del programma per le emergenze sanitarie dell’OMS, Michael Ryan, ha affermato che è difficile risalire all’origine animale del Covid-19.

Nel corso della conferenza stampa, Michael Ryan ha affermato che anche se il primo cluster di casi di contagio da Covid-19 è apparso a Wuhan, per cui l’indagine epidemiologica dovrebbe essere condotta a partire da Wuhan, sulla base dell’esperienza degli ultimi 25 anni, il paziente zero non proviene necessariamente dal cluster iniziale e il suo tempo di inizio è ovviamente precedente a quello dei casi del cluster e potrebbe apparire altrove. “Ci sono voluti molti anni per trovare la fonte animale del virus della sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e non è stato ancora dimostrato il modo in cui il virus della sindrome respiratoria acuta grave (SARS) abbia compiuto il cosiddetto spillover. Pertanto, anche per il Covid-19 sarà molto difficile determinare in che modo ha compiuto il salto di specie”.

Lo stesso giorno il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che entro questa settimana il numero totale dei casi confermati di contagio da Covid-19 in tutto il mondo raggiungerà i 20 milioni e che il numero di decessi toccherà quota 750.000. Sebbene dietro i dati ci siano enormi dolori e sofferenze, c’è ancora speranza di successo nella lotta contro l’epidemia. Una risposta efficace alla pandemia di Covid-19 richiede due elementi fondamentali: i leader devono intensificare le azioni e le persone devono accettare nuove misure.