Studiosi italiani: la cooperazione Italia – Cina sul “Belt&Road” si rafforzerà ulteriormente
Di recente, studiosi di varie università italiane hanno tenuto un webinar sui progressi dell'iniziativa "Belt and Road" e sul tema di come l'Italia e la Cina realizzeranno la cooperazione "Belt and Road" dopo l'epidemia, avviando ufficialmente il progetto di ricerca "Belt and Road" finanziato dal ministero italiano di Istruzione, di Università e di Ricerca.
Come una componente del Prin (Progetto di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale), il progetto è stato avviato congiuntamente dalla professoressa Marina Timoteo e dal professor Stefano Zunarelli della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bologna. Il professor Zunarelli e altri colleghi hanno analizzato e sintetizzato le questioni principali nel processo di costruzione di "Belt and Road" dei due paesi. Ha detto:
“Le difficoltà di avere piena conoscenza delle possibilità offerte dal progetto "Belt and Road" e (come gestire) il rapporto con le grandi imprese cinesi sono spesso i problemi di base incontrati dalle imprese italiane partecipando alla cooperazione (Belt and Road). Uno dei nostri scopi è risolvere questi problemi, sia in termini di comprensione che di comunicazione tra le imprese.”
Zunarelli ha affermato che la cooperazione tra diverse economie del mondo, come Europa e Cina, in particolare Italia e Cina, è destinata a continuare ad avanzare. Il nostro compito è promuovere questo sviluppo. Ad esempio, nei prossimi mesi i due paesi potranno avviare la cooperazione sanitaria nel quadro di “Belt and Road”.