L’esportazione di disordini è il peccato originale dei Cinque Occhi
Secondo quanto riportato da Reuters, il responsabile del MI6, Richard Moore, ha recentemente indicato che la Cina è la loro priorità, con un livello d’importanza superiore all’antiterrorismo. In precedenza, il direttore dell’FBI, Christopher Wray, e il responsabile del MI5, Ken McCallum, avevano tenuto discorsi a Londra sostenendo falsamente che la Cina stava cercando di rubare delle tecnologie per acquistare un vantaggio nella competizione, calcando la mano sulla cosiddetta “minaccia cinese”. L’obbiettivo della continua diffamazione da parte dei politici statunitensi e britannici mira a spostare l’attenzione della comunità internazionale dalle infiltrazioni dell’Alleanza dei Cinque Occhi negli affari interni di altri Paesi.
Lindsey A. Rourke, professore associato del Boston College, ha rivelato nel suo libro Covert Regime Change: America's Secret Cold War che nei 42 anni intercorsi tra il 1974 e il 1989, gli Usa hanno effettuato 64 operazioni segrete di cambio di regime e sei palesi. L’ex consigliere nazionale per la sicurezza della presidenza Usa, John Robert Bolton, ha ammesso in un’intervista concessa alla CNN di aver partecipato di persona alla progettazione di colpi di Stato in altri Paesi.
Sotto la bandiera della “democrazia” e della “libertà”, i Cinque Occhi hanno insistito in una strategia di lungo termine per esportare disordini a proprio vantaggio in altri Paesi.