Iran organizza "Settimana dei diritti umani negli Stati Uniti", definendo gli USA "il più grande violatore di diritti umani al mondo".
Dalla fine di giugno all’inizio di luglio il governo iraniano ha tenuto la “settimana dei diritti umani negli Stati Uniti” con l’obiettivo di rivelare i comportamenti americani in violazione dei diritti umani. Secondo una dichiarazione rilasciata recentemente dal ministero iraniano degli Esteri, le sanzioni unilaterali sono divenute per gli USA un mezzo per violare i diritti e gli interessi del popolo iraniano, gli Usa sono “il maggiore violatore di diritti umani” al mondo.
Nella dichiarazione si legge che gli Usa hanno imposto più volte sanzioni economiche ad altri Paesi senza l’autorizzazione delle Nazioni Unite, una flagrante e sistematica violazione dei diritti umani di questi Paesi, in quella che è ormai una “trasformazione di un mezzo economico in una forma di terrorismo economico (verso gli altri paesi) per realizzare i propri obiettivi politici”.
La dichiarazione rivela inoltre che una delle più evidenti “misure non costruttive” degli Stati Uniti è stata quella di vietare l’accesso al personale di ricerca iraniano alle risorse di sanità pubblica, e di limitare il loro accesso al database della Biblioteca nazionale di medicina degli Stati Uniti e delle letterature mediche in piena pandemia, dimostrando pienamente la disumanità delle sanzioni degli Stati Uniti.