Zona di libero scambio di Shanghai, un “campo sperimentale” coltivato con massima cura

(Panorama notturno di Lujiazui, Shanghai)

Shanghai, situata all’estremità del Delta del Fiume Azzurro, è il più importante centro economico della Cina. Con alle spalle il Fiume Azzurro e di fronte l’Oceano Pacifico, Shanghai è oggi una città all’insegna dell’apertura, dell’innovazione e dell’inclusione.

(“Porta del Gabbiano”, simbolo della zona di libero scambio di Shanghai)

Passata la simbolica “Porta del Gabbiano”, si entra nella zona di libero scambio di Shanghai, diventata operativa a settembre 2013 come la prima zona di libero scambio della Cina. La successiva emanazione delle “Misure amministrative speciali sull’accesso degli investimenti stranieri nella zona pilota di libero scambio di Shanghai”, con il conseguente inizio della gestione degli investimenti esteri in Cina mediante la lista negativa, ha suscitato un’immediata e calorosa reazione di mercato.

“La zona di libero scambio di Shanghai è un grosso campo sperimentale su cui si dovrà seminare, coltivare e lavorare con massima cura, per sperare in buoni raccolti, e diffondere le esperienze relative”; sono queste le aspettative per la zona di libero scambio, espresse dal segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese Xi Jinping nella sua visita a Shanghai il 23 maggio 2014. Per l’occasione, il segretario generale ha incoraggiato la città a mettersi alla prova e sperimentare con audacia, a riformarsi in modo indipendente e a dimostrare ulteriormente il suo ruolo di banco di prova per l'approfondimento delle riforme a tutto tondo e per l’ampliamento dell’apertura, facendo luce sull'atteggiamento di completa apertura al mondo, che contraddistingue la Cina. Nell’ottobre 2018, in occasione del 5° anniversario dell’istituzione della zona di libero scambio, Xi Jinping ha dato ulteriori indicazioni, “Costruire la zona pilota di libero scambio in un modello di riforma e apertura nella nuova epoca”.

(23 maggio 2014, Xi Jinping alla sala dei servizi generali di Waigaoqiao della zona di libero scambio di Shanghai)

Nella sala dei servizi generali di Waigaoqiao, dove il segretario generale del Comitato centrale del PCC Xi Jinping si è recato per un’ispezione, i lunghi banchi di servizio sono stati trasformati in postazioni di lavoro aperte, con una distanza pari a zero per la comunicazione tra le imprese e i lavoratori della sala. “Esplorare e sperimentare sono due parole chiave che indicano la direzione per approfondire la riforma”, afferma Wang Lianfeng, direttrice della 3° Sezione Registrazione del Dipartimento di Supervisione e Gestione del mercato del Nuovo Distretto Pudong, aggiungendo che la riforma sulla registrazione degli esercizi commerciali continua a progredire, con barriere di entrata sempre più ridotte e un’efficacia di registrazione sempre più elevata. Con la crescente apertura della zona di libero scambio di Shanghai e il continuo miglioramento dell’ambiente imprenditoriale, dai “buoni semi” della riforma si continuano a produrre raccolti fruttuosi. Nel 2021, il numero medio giornaliero delle nuove aziende registrate a Shanghai è stato 1800 unità e il numero di imprese per 1.000 persone è stato il più alto della Cina.

(Nuova area Lingang della zona di libero scambio di Shanghai)

Oggi, la zona di libero scambio di Shanghai si è ampliata da 28,78 chilometri quadrati a 120,72 chilometri quadrati, con l'aggiunta della Nuova area Lingang con funzioni speciali, dove si sviluppano una serie di cluster industriali di settori all’avanguardia come i circuiti integrati, la biofarmacia e l’intelligenza artificiale. I “semi” sparsi dalla zona pilota di libero scambio di Shanghai stanno crescendo rapidamente nelle zone di libero scambio di oltre 20 province cinesi e oltre 100 iniziative istituzionali sono state replicate e promosse a livello nazionale.