Guangxi: costruzione della “Belt and Road Initiative” è aspirazione di tutti

Lungo la costa, lungo il fiume, lungo il confine: la posizione della regione autonoma del Guangxi Zhuang è unica, con sei porti internazionali che si affacciano su dieci Paesi ASEAN e circa 1600 chilometri di costa continentale con molti buoni porti.

Il 19 aprile 2017 sulla banchina pubblica del porto Tianshan di Beihai è venuto il segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, Xi Jinping, il quale ha ribadito che la costruzione del porto e l’economia portuale rivestono grande importanza per la creazione della “Via della Seta marittima”; c’è pertanto bisogno di costruire e gestire adeguatamente i porti del Golfo di Beibu, fornendo le infrastrutture, le tecnologie, la gestione e i servizi di primo livello per contribuire maggiormente allo sviluppo della regione autonoma, alla costruzione della “Belt and Road Initiative” e all’ulteriore apertura e cooperazione.

Nel settembre del 2017 una nuova “arteria” che passa attraverso la Cina occidentale, ossia il nuovo corridoio commerciale terrestre-marittimo Cina-Singapore, ha attirato l’attenzione del mondo. Grazie ai porti e alle zone di frontiera del Guangxi, le altre province dell’Sud-ovest cinese come Guizhou e Chongqing sono state collegate ai paesi dell’ASEAN.

Lo stesso mese è stata avviata la costruzione della piattaforma digitale per il commercio tra Cina e ASEAN, che finora ha già coperto le 13 zone commerciali di confine delle città di Chongzuo, Dongxing e Baise, per un volume commerciale che supera i 100 miliardi di RMB.

Con le spalle al sud-ovest, adiacente a Guangdong, Hong Kong e Macao e rivolto verso il sud-est asiatico, nel Guangxi sta prendendo forma un nuovo modello di sviluppo aperto a tutto tondo.