Ministero degli Esteri cinese: ‘inutile giocare la carta del Xinjiang per interferire negli affari interni della Cina’

Il 13 giugno, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha presieduto una conferenza stampa ordinaria. Un giornalista ha posto una domanda sulle false accuse mosse alla Cina dal Comitato per l'attuazione degli standard dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

Wang Wenbin ha dichiarato che la Cina ha preso atto delle conclusioni del Comitato per l'applicazione delle norme dell'ILO in merito all'attuazione da parte della Cina della Convenzione del 1958 sull'eliminazione della discriminazione in materia di impiego e occupazione e respinge fermamente le false accuse che le sono state rivolte. Il portavoce ha voluto sottolineare che il governo cinese ha sempre aderito all'ideologia dello sviluppo incentrato sul popolo, ha attribuito grande importanza alla protezione dei diritti e degli interessi dei lavoratori, ha tutelato l'uguaglianza del diritto al lavoro e ha salvaguardato il diritto dei lavoratori di tutti i gruppi etnici a partecipare equamente alla vita economica e sociale e a godere dei frutti dello sviluppo socio-economico del paese.

Wang Wenbin ha affermato che gli Stati Uniti, che hanno i loro gravi problemi legati al lavoro forzato e a quello minorile, durante la conferenza hanno diffuso false voci su questioni relative al Xinjiang, usando un evento formale come palcoscenico per spettacoli politici e fabbricando menzogne per muovere accuse infondate contro la Cina. Il portavoce ha affermato che questo è un comportamento tipicamente strumentale che applica “due pesi e due misure” e a cui la Cina si oppone fermamente. Wang Wenbin ha infine ricordato agli Stati Uniti che il loro tentativo di usare le questioni legate al Xinjiang per interferire negli affari interni della Cina e contenerne lo sviluppo non avranno successo.