Ministero degli Esteri cinese: ‘Usa non hanno ancora fornito chiarimenti sulla questione del Xinjiang’

Il 7 giugno, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha presieduto una conferenza stampa di routine.

Zhao Lijian ha detto di aver notato che gli ospiti che partecipavano a un ricevimento interno tra il Consolato Generale degli Stati Uniti a Guangzhou e la comunità imprenditoriale statunitense hanno confessato sui social media che "le persone della Camera di Commercio presenti in sala hanno detto in privato che questa è una follia, come può essere utile fabbricare una storia sullo Xinjiang? Sono stato nello Xinjiang molte volte e ogni volta è stato un bel ricordo, non è successo assolutamente nulla di 'genocidio' o 'lavoro forzato', queste persone sono piene di bugie. C'è stato un tempo in cui i cinesi erano amichevoli con noi e gli affari andavano bene, finché Trump non ha iniziato a peggiorare le cose. Pensavo che il Presidente Biden sarebbe stato in grado di correggere rapidamente questi errori, ma in realtà non c'è stato alcun cambiamento apprezzabile. Solo quando ho ascoltato il racconto di questo funzionario consolare ho finalmente capito che stavamo pagando per le loro sporche e brutte decisioni. La mia rabbia mi impone di portare alla luce questa vicenda".

Zhao Lijian ha poi detto: “le parole dell'ospite che vi ho appena letto parlano al cuore della comunità imprenditoriale americana, tenuta in ostaggio dalla cospirazione politica americana. Vi abbiamo già detto che il ‘genocidio’ è una menzogna del secolo inventata dagli Stati Uniti, ma potreste non crederci. Chiediamo ancora una volta che gli Stati Uniti spieghino questo fatto e smettano di usare la manipolazione politica per diffamare e gettare fango sul Xinjiang”.