Per la crisi in Ucraina è necessaria una soluzione politica

2022-02-25 21:58:55
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Il 24 febbraio, le forze russe hanno avviato le operazioni militari speciali in Ucraina e la parte russa ha sottolineato che l’obbiettivo è la “smilitarizzazione” del Paese. L’Ucraina ha poi annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con la Russia mentre i Paesi occidentali hanno deciso l’adozione di misure per sanzionatorie contro Mosca. La comunità internazionale ha mostrato ampia preoccupazione per l’accaduto mentre di giorno in giorno diventa più forte la voce che chiede una soluzione politica alla crisi.

Il 25 febbraio la guerra tra Russia e Ucraina è ancora in corso.

Usa, Gran Bretagna, Ue, Giappone e Canada hanno proclamato sanzioni “più dure” contro la Russia mirando direttamente al suo sistema finanziario e alle infrastrutture energetiche. Il presidente statunitense Biden ha annunciato il congelamento di “tutti i capitali” della Russia in territorio Usa, dichiarando che “il rapporto tra Usa e Russia è totalmente compromesso”.

L’escalation degli scontri ha anche portato a preoccupazioni per l’eventuale flusso di profughi. Secondo quanto riportato, oltre 10 mila persone hanno attraversato il confine con la Polonia.

Secondo gli analisti nei confronti dell’attuale situazione, i Paesi occidentali - compresi gli Usa – hanno una responsabilità innegabile. Gli Usa e la NATO da un lato hanno affermato di non inviare le truppe in Ucraina e dall’altro lato hanno annunciato l’invio di armi e truppe in alcuni Paesi europei per “tutelare” i cosiddetti i Paesi alleati della NATO. Tutto ciò rischia di complicare ulteriormente la situazione.

Nel periodo post COVID-19 in cui l’economia mondiale ha la necessità di riprendersi, un conflitto armato non appare certamente come scelta migliore. La maggioranza dei Paesi, tra cui la Cina, hanno rivolto un appello in favore di una soluzione politica. In effetti, si la Russia che l’Ucraina non hanno ancora chiuso la porta ala negoziazione. Il presidente ucraino Zelensky ha indicato che l’Ucraina non teme il negoziato con la Russia sulle questioni quali la garanzia della sicurezza del Paese e il mantenimento della sua posizione di neutralità. Il 25 febbraio, il portavoce del Cremlino ha indicato che la Russia ha preso visione della volontà dell’Ucraina di negoziare e che questo rappresenta un segnale positivo.

In effetti, la Russia e l’Ucraina sono inestricabilmente legate l’una all’altra. La comunità internazionale auspica che i due Paesi esercitino moderazione, evitando un ulteriore inasprimento del conflitto e trovando un’uscita dalla crisi aprendo un tavolo di trattativa.

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