Cina: no al piano per la seconda fase delle ricerche sull'origine del virus proposto dall’OMS
Rispondendo a una domanda relativa alla II fase delle ricerche sull’origine del Covid-19 nel corso della conferenza stampa regolare del 29 luglio, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha sottolineato che il piano di tracciabilità della seconda fase proposto unilateralmente dal segretariato dell’OMS non ha ottenuto il consenso unanime dei paesi membri dell’OMS, non ha soddisfatto i requisiti della risoluzione della 73esima conferenza dell’organizzazione, e non ha soddisfatto le conclusioni e le raccomandazioni della relazione congiunta elaborata dalla Cina e dall’OMS, non rispecchia pienamente i risultati della ricerca globale sulla tracciabilità dell’origine del virus e non può essere utilizzata come base per la seconda fase della cooperazione nelle relative indagini.
Zhao Lijian ha sottolineato che rintracciare l’origine del virus è una seria questione scientifica, e gli scienziati dovrebbero poter studiare chiaramente la fonte del SARS-CoV-2, in modo da prevenire meglio i rischi futuri. La Cina respinge fermamente tentativi di risalire politicamente l’origine del virus, ma ha sempre partecipato e continuerà a partecipare attivamente alla reale ricerca dell’origine per via scientifica.