Perché la teoria secondo cui “il coronavirus è uscito dal laboratorio” continua ancora a circolare?

2021-07-27 17:41:20
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Fino alle 04:21 del 26 luglio, ora di Beijing, sono stati segnalati negli Stati Uniti oltre 34 milioni 430mila casi di contagio da Covid-19 e più di 610mila decessi.

Di fronte al contraccolpo dell’epidemia, gli Stati Uniti continuano ancora a propagandare la questione sull’ “origine del coronavirus” esercitando pressioni all’Organizzazione Mondiale della Sanità e incolpando la Cina della diffusione dell’epidemia. Tale questione è utilizzata da alcuni politici americani come mezzo politico. Questo rappresenta una grave violazione dello spirito scientifico, e ha portato allo scontento nel proprio Paese e nella comunità internazionale.

Il 16 febbraio del 2020, Tom Cotton, senatore del Partito Repubblicano degli Usa ha affermato che il coronavirus “potrebbe provenire dal laboratorio di virus a Wuhan della Cina”, “Perché ha una distanza di solo qualche chilometro dal mercato di frutti di mare a Wuhan”. Tale affermazione è stata poi considerata da Washington Post come una teoria di cospirazione.

Lo scorso maggio, Anthony Fauci, direttore dell’Istituto Nazionale dell’Allergia e le Malattie Infettive degli Stati Uniti ha detto alla rivista National Geographic che tutte le prove sull’evoluzione graduale hanno puntato il dito contro il fatto che il coronavirus ha prima completato l’evoluzione in natura, poi ha diffuso gli esseri umani. Lo scorso gennaio, Nicholson Baker, romanziere americano, ha pubblicato un articolo sulla rivista New York nel quale ha menzionato un laboratorio elaborato, il che, ha portato la diceria negli Usa secondo cui “il coronavirus è uscito dal laboratorio”.

Molti media hanno affermato, nei loro reportage che il coronavirus è uscito più presto di quanto si sapesse in molti luoghi del mondo.

La Reuters, nel giugno 2020, ha riportato che nel marzo 2019 sono state individuate da un gruppo di ricerca dell’Università di Barcellona tracce di materiale genetico del virus Sars-Cov-2 nelle acque reflue di Barcellona.

L’emittente statunitense ABC, nel luglio del 2019 ha reso noto di decessi legati a una malattia respiratoria inspiegabile. Sono state 54 le persone colpite, tutte appartenenti a una comunità di pensionati dello Stato di Virginia degli Stati Uniti.

Alcuni media internazionali, come l’italiano ‘The Local”, i britannici “Financial Times” e “The Daily Telegraph”, e il francese “France vingt-quatre”, hanno riportato che in due istituti di ricerca, italiano e olandese, sono stati riesaminati campioni di sangue, i cui risultati dimostrano che il coronavirus avrebbe iniziato a diffondersi in Italia nel settembre del 2019.

Gli Stati Uniti hanno ribadito più volte la questione sull’origine del coronavirus, questo ha suscitato forte scontento della comunità internazionale. Michael Ryan, responsabile per il Programma di Emergenze Sanitarie dell’OMS aveva affermato che il lavoro delle indagini sull’origine del coronavirus non deve essere “politicizzato”, ha espresso la speranza che ognuno possa trattare separatamente la politica e la scienza, l’obiettivo dell’Oms è quello di perseguire la scienza e la salute, invece di criticare gli altri dal punto di vista politico.

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