Cina: no al piano di seconda fase sull’origine del coronavirus senza il rispetto della scienza
La scorsa settimana l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato la seconda fase dei lavori di indagine sull’origine del nuovo coronavirus che comprendono una ricerca sul mercato umido di Wuhan e la verifica dei conti dell’Istituto di Virologia con sede nella stessa città. Nel corso della conferenza stampa tenuta il 22 luglio dall’ufficio stampa del Consiglio di Stato cinese, Zeng Yixin, vice direttore della Commissione sanitaria nazionale ha affermato che il piano ha stabilito come uno dei punti chiave l’ipotesi secondo cui “la Cina ha violato il regolamento del laboratorio provocando la fuga del virus”. Questa ipotesi, che la Cina respinge con decisione, rappresenta una chiara mancanza di rispetto nei confronti del senso comune e insieme un atteggiamento arrogante nei confronti della scienza.