Gli Usa continuano a brandire il bastone delle sanzioni senza spaventare nessuno
Il 7 luglio la Casa Bianca ha annunciato l’intenzione di prolungare la cosiddetta "emergenza nazionale in risposta alla situazione di Hong Kong" e di continuare con le sanzioni adottate nei confronti della Regione ad amministrazione speciale. Questa azione dimostra che l’attuale governo americano sta ancora percorrendo la strada sbagliata, scelta dalla precedente amministrazione. Il governo Biden continua ad interferire nella questione di Hong Kong e negli affari interni della Cina. La mossa degli Usa rappresenta una grave violazione del Diritto Internazionale e delle norme fondamentali che regolano i rapporti tra gli Stati, per questo la Cina esprime la sua indignazione e condanna.
Gli Stati Uniti hanno affermato che la ragione principale alla base di questa decisione è nelle misure adottate dalla Cina nei confronti di Hong Kong, che continuano a "costituire una minaccia" alla sicurezza nazionale, alla politica estera e agli interessi economici degli Stati Uniti. Questo significa confondere completamente il bianco con il nero. Hong Kong è una regione ad amministrazione speciale della Cina e l’applicazione di misure di governance nei confronti di Hong Kong da parte del governo centrale rappresenta un affare interno al paese. In che modo un provvedimento del genere può rappresentare una minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti? Recentemente, il "Libro bianco sulle aziende americane in Cina" pubblicato dalla Camera di commercio Usa in Cina dimostra che due terzi delle aziende statunitensi hanno espresso l’intenzione di aumentare il volume degli investimenti in Cina. A quanto pare queste aziende sono decise ad investire in una terra che rappresenta una "minaccia" per il proprio paese. In realtà, quando si parla di "minaccia", ciò che l’opinione pubblica ha visto è che gli Stati Uniti hanno a lungo sostenuto il caos anti-cinese ad Hong Kong e hanno cercato in ogni modo di attaccare e screditare la Cina. Questa è una seria "minaccia" alla sovranità, alla sicurezza e agli interessi di sviluppo della Cina!