Decodificare un partito centenario: cercare il massimo consenso nella società

In qualità di esperto nel campo della chimica dell'atmosfera, il dottor Zhang Xingying si reca quasi ogni giorno alla stazione meteorologica satellitare di Beijing per conoscere la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera attraverso un misuratore di gas serra. Da quando è diventato membro del Comitato nazionale della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese (CCPPC) nel 2018, le ricerche del dr. Zhang e le sue proposte politiche alla CCPPC si sono sempre concentrate su un tema: la riduzione dell'inquinamento e delle emissioni di carbonio. Come lui, più di 2000 membri del Comitato nazionale della CCPPC e un numero ancora maggiore di membri dei suoi Comitati a livello locale, hanno avanzato proposte per il governo nelle loro rispettive aree di competenza.

La Conferenza consultiva politica del popolo cinese (CCPPC) è un’importante costituente del sistema politico della governance nazionale cinese.

Mark Warren, studioso canadese, ha osservato che "la Cina incoraggia attivamente lo sviluppo della democrazia consultiva", che egli riassume con il nome di "democrazia guidata dalla governance".

Uno dei principi chiave della filosofia di governo del PCC è quello di unire tutte le forze che sia possibile unire, cercando il massimo consenso sociale sulla base del rispetto e dell’inclusione delle differenze.

Secondo Martin Jacques, ex ricercatore anziano dell'Università di Cambridge, il PCC aderisce a una filosofia incentrata sul popolo, rimanendo fedele alla propria vocazione originaria di lavorare per il benessere del popolo; è quindi in grado di mantenere la sua vitalità e l’immagine di grande partito aperto, inclusivo e sicuro di sé.

Il segretario generale del Comitato centrale del PCC e capo dello Stato, Xi Jinping, ha sottolineato l’importanza della ricerca del consenso sociale con queste parole: "Trovare il massimo comun divisore della volontà e delle esigenze dell'intera società è l'essenza della democrazia popolare.