Ministero degli Esteri cinese: ‘accordi di facilitazione della Cina per il personale vaccinato con farmaci prodotti in Cina non hanno nulla a che vedere con la certificazione del vaccino’
Il 16 marzo, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha presieduto una conferenza stampa ordinaria.
Zhao Lijian ha affermato che attualmente molti paesi e organizzazioni internazionali hanno proposto di allentare le restrizioni internazionali ai viaggi o di aprire le frontiere al momento opportuno in accordo alla situazione vaccinale. Alcuni hanno stipulato accordi di facilitazione corrispondenti. L'accordo di facilitazione della parte cinese per il personale vaccinato con il vaccino anti-Covid prodotto in Cina rappresenta un esplorazione utile e un tentativo di facilitare gli scambi transfrontalieri di personale dopo la vaccinazione di massa sulla base della piena considerazione della sicurezza e dell'efficacia, che non ha nulla a che vedere con la questione della certificazione del vaccino cinese.
Giornalista: se questi paesi non possono accedere ai vaccini cinesi, e la Cina non ha preso con essi alcun impegno sull'uso di vaccini cinesi, come possono le persone di questi paesi essere vaccinate e beneficiare dell'iniziativa della Cina? Considerando che il vaccino cinese è in procinto di essere approvato dall’OMS, una opzione migliore e più utile è che la Cina approvi il vaccino già approvato dall’OMS, non è cosi?
Zhao Lijian: la proposta della Cina di misure e accordi di facilitazione menzionati precedentemente sono esplorazioni utili e tentativi compiuti dalla Cina stessa. Questi tentativi sono unilaterali e non hanno nulla a che fare con la certificazione del vaccino. Per quanto riguarda la certificazione cinese dei vaccini da altri paesi di cui lei ha parlato, ieri ho già chiarito la posizione della Cina.