La Cina continuerà ad aumentare la sua apertura verso l’estero
Recentemente, una manciata di politici di alcuni Paesi hanno incoraggiato la "de-sinizzazione" della catena industriale, sostenendo che avrebbero coperto le "spese di trasloco" a carico delle imprese affinché lasciassero la Cina.
In una conferenza stampa del Ministero degli Esteri cinese, martedì 4 agosto, il portavoce della diplomazia cinese Wang Wenbin ha affermato che, dopo lo scoppio dell’epidemia di Covid-19, la Cina ha arginato per prima il virus, promuovendo la ripresa delle attività lavorative e produttive sotto tutti i profili.
Wang Wenbin ha sottolineato che la Cina non ha visto e non vedrà il ritiro su larga scala dei capitali stranieri e la delocalizzazione della catena industriale e della supply chain. Al contrario, data la concomitanza di previsioni stabili circa la ripresa economica della Cina, di un ambiente economico in costante miglioramento, dei vantaggi di un mercato molto esteso e del potenziale della domanda interna, molte imprese finanziate dall'estero stanno accelerando il loro sviluppo in Cina, espandendosi attivamente nel mercato cinese.
Secondo un recente sondaggio del Ministero del Commercio, il 99.1% delle imprese finanziate dall'estero hanno affermato che continueranno a investire e operare in Cina.