​Il “virus politico” delle diffamazioni di Steve Bannon

2020-04-01 18:05:09
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L’epidemiadi Covid-19continua a diffondersi a livello globalementre lasolidarietà e la cooperazione- su cui la comunità internazionale ha espresso comune accordo - sono diventate un imperativo urgente. Nella sua telefonata di qualche giorno fa con il capo di Stato cinese, Xi Jinping, il presidente americano Donald Trumpha assicurato il suo impegno personale pergarantire che gli Stati Uniti e la Cinasuperino gli ostacoli e concentrino le loro energie sulla cooperazione per contrastare l’avanzata del virus. Nonostante questi buoni propositi, negli Usa sono ancora diffuse molte voci favorevoli ad uno scontro con la Cina e ad una maggiore “disconnessione” tra i due Paesi; queste voci costituiscono una forza distruttiva che ostacola la cooperazionetra Beijing e Washington.

Recentemente sul New York Timesè apparso un articolo sulpopulista di estrema destra,Steve Bannon,il quale da un lato hariconosciuto l’indispensabilità della Cina per gli Stati Uniti sumolte questioni,dall’altro ha fatto largo uso di espressioni esagerate. Con le sue parole Bannon ha voluto sensazionalizzare lo “scontro” tra le opinioni pubbliche dei due Paesi, ha parlato di “guerra economica” in corso, e ha diffamato il partito al potereeil governo cinesidefinendoli "una minaccia per il mondo".

Secondo il parere degli osservatori, i recenti colloqui tra i presidenti di Cina e Usa sono stati costruttivi e hanno sottolineato l’importanza di mettere in atto lo spirito di cooperazione globale nella lotta contro l’epidemia di cui si è parlato nel corso del vertice straordinario dei leader del G20. La Cina “mantiene sempre la parola data ed è risoluta nelle sue azioni”. Nei giorni scorsi è arrivato a New York un volo partito da Shanghai carico di dispositivi medici, e in futuro ne sono previsti altri. Il leader statunitense ha dichiarato: “La Cina ci ha inviato un lotto di forniture, ottime forniture”.

Le parole senza criterio pronunciate da persone come Stephen K. Bannon mostrano mancanza di umanità e di coscienza, e costituiscono un ostacolo alla cooperazione sino-americana nella lotta contro l'epidemia. Si tratta di una “interferenza” che i leader statunitensi avrebbero dovuto evitare. Se a queste parole sarà consentito di suscitare attrito e spirito di confronto tra Cina e Usa, esse non solo danneggeranno la collaborazione tra i due Paesi nella risposta alla diffusione del virus, ma porranno in serio pericolo la vita del popolo americano. Nel lungo termine sarà possibile vedere se queste parole provocheranno anche maggiore incertezza nelle relazioni sino-americane minando gli interessi stessi degli Stati Uniti.

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