Cina: ‘mai assente dalla battaglia globale contro il coronavirus’

2020-03-12 21:59:28
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Recentemente, il ministro degli affari esteri italiano Di Maio ha così chiesto al suo omologo cinese nel loro incontro telefonico, “l’Italia sta incontrando una mancanza dei materiali e dispositivi medici e spero che la Cina ci possa dare una mano”.

L’Italia è il Paese europeo più colpito dall’epidemia di Covid-19, e fino alle 18:00 dell’11 marzo, nel territorio italiano vi sono stati confermati 12462 casi di infezione con un totale di 827 morti. La sera dell’11 marzo, il premier italiano Giuseppe Conte ha dichiarato l’interruzione di tutte le attività commerciali nell’intero Paese eccetto i negozi che beni di prima necessità tra cui farmacie e generi alimentari.

L’epidemia non ha i confini. In questo momento di grande urgenza le difficoltà degli amici sono come le proprie. La Cina, dopo essersi impegnata ad offrire all’Italia materiali e dispositivi medici – tra cui mascherine – esportando altri dispositivi di soccorso, l’11 marzo, un gruppo di esperti della Croce Rossa cinese composto da 7 persone si sono stati recati in Italia portando con sé il materiale che aiutare l’Italia a contrastare l’epidemia di covid-19.

“Nessun Paese dell’Ue ha risposto alle richieste di aiuto dell’Italia. Soltanto la Cina ci ha risposto”, queste sono le parole scritte dall’ambasciatore italiano presso l’Ue, Maurizio Massari, in un articolo pubblicato il 10 marzo. In effetti, nei confronti di una battaglia globale contro l’epidemia, la Cina non soltanto offre assistenza all’Italia, ma si è impegnata enormemente e con grandi sacrifici per fronteggiare l’avanzata del virus.

Da oltre un mese, la Cina ha conseguito progressi iniziali importanti nella prevenzione e nel controllo dell’epidemia grazie al suo grande impegno, gettando una solida linea di prevenzione per l’intera comunità internazionale, offrendo ai vari Paesi del mondo del tempo prezioso. Al contempo la Cina insiste nel principio di apertura e trasparenza, condividendo tempestivamente con l’OMS le informazioni relative alla genetica del virus, informando i Paesi e le zone interessate sull’andamento epidemico.

Attualmente, la Cina ha tenuto incontri in videoconferenza con diverse parti tra cui l’Ue, l’Asean e l’Unione Africana e ha pubblicato le versioni multilingua della pianificazione per le diagnosi e il trattamento del polmonite da nuovo coronavirus e sulle misure di profilassi. Il Paese ha inoltre fatto delle donazioni all’OMS, ha donato o esportato ai Paesi colpiti dispositivi per la prevenzione e controllo d’epidemia, inviando all’estero squadre di esperti. La Cina ha poi collaborato con alcuni Paesi nei settore della ricerca farmacologica.


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