Cina: sul lungo termine non ci saranno ricadute sulla tendenza generale positiva dell’economia cinese

2020-02-07 14:43:04
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Il 3 febbraio, a Beijing, il vice direttore della Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma della Repubblica Popolare Cinese, Lian Weiliang, ha dichiarato che la portata delle ricadute che l’epidemia di polmonite da coronavirus avrà sull’economia cinese dipenderà dall’efficacia dei lavori di prevenzione e controllo. Ci saranno ripercussioni temporanee che si protrarranno per un certo periodo, ma senza intaccare sul lungo termine la tendenza generale positiva dell’economia cinese. Sempre nella giornata del 3 febbraio, il vice ministro del Commercio cinese Wang Bingnan ha affermato che la Cina è assolutamente in grado – e ha piena fiducia di riuscire nel suo intento – di vincere la battaglia di prevenzione e controllo dell’epidemia e crede che i governi e i soggetti che operano nel mercato ai vari livelli della catena di fornitura globale concederanno maggiori agevolazioni ai prodotti e ai servizi provenienti dalla Cina e alla merce esportata nella Repubblica Popolare.

Durante una conferenza stampa tenuta il 3 febbraio dall’Ufficio Stampa del Consiglio di Stato cinese, Lian Weiliang nel rispondere a una domanda di un giornalista, ha osservato che, tenendo conto della situazione attuale, le ricadute dell’epidemia sull’economia, in particolare sui consumi, stanno aumentando. C’è da dire, però, che parallelamente l’economia digitale si presenta molto dinamica.

“Nel periodo dei trasporti speciali per la Festa di Primavera, il numero dei passeggeri trasportati è diminuito in modo evidente e gli incassi ai botteghini, così come le entrate derivanti dal settore della ristorazione e dal turismo, hanno registrato un calo notevole. Tuttavia, l’economia digitale si presenta assai dinamica. Penso, ad esempio, agli acquisti e agli ordini di cibo e intrattenimento effettuati online”.

Lian Weiliang ha osservato che alcuni hanno fatto una stima delle ricadute dell’epidemia sulla base di quelle prodotte dall’epidemia di SARS del 2003 sull’economia cinese. Tuttavia, va notata una cosa: attualmente la forza economica, la base materiale e la capacità di risposta alle emergenze del nostro Paese si sono notevolmente rafforzate rispetto a quel periodo. La Cina è assolutamente in grado – e ha piena fiducia di riuscire nel suo intento – di vincere la battaglia di prevenzione e controllo dell’epidemia e ridurre al minimo le ricadute sullo sviluppo economico.

“Con la premessa che vi sarà una rigorosa attuazione delle attuali misure di prevenzione e controllo dell'epidemia, verrà promossa quanto prima la ripresa del lavoro e della produzione delle aziende che garantiscono l'approvvigionamento energetico, i trasporti e la logistica, le operazioni urbane, la produzione di forniture mediche e beni di uso quotidiano, oltre ad altre aziende chiave per l'economia nazionale e il sostentamento della popolazione. Si farà tutto il possibile per riprendere il lavoro e la produzione delle imprese impegnate nei grandi progetti e di quelle qualificate. Saranno inoltre formulate politiche e misure per affrontare gli effetti dell'epidemia, in particolare per aiutare le imprese industriali che sono state maggiormente colpite. Attualmente i dipartimenti competenti hanno già emanato molte politiche e misure in questo senso e seguiranno altre misure attive.”

A causa dell’epidemia è stata posticipata la produzione nelle fabbriche di alcune delle principali province votate all’export. Ciò quali ricadute produrrà sulla catena di fornitura globale? Rispondendo a tale domanda, il vice ministro del Commercio cinese Wang Bingnan ha affermato che, analizzando la situazione attuale, molte imprese impegnate nel commercio con l’estero stanno riavviando rapidamente la loro produzione e i vari dipartimenti e le varie istituzioni locali stanno applicando misure mirate per aiutare le imprese a creare un buon ambiente commerciale e ridurre i costi e gli oneri finanziari, continuando a combattere di pari basso l’epidemia.

“Per quanto riguarda l’epidemia, l’Organizzazione mondiale della sanità ha considerato eccellente il lavoro di prevenzione e controllo da parte della Cina, opponendosi a qualsiasi tipo di misure restrittive su viaggi e commercio legati alla Cina. L’OMS è convinta che le lettere e i pacchi provenienti dalla Cina sono sicuri. Siamo pienamente fiduciosi e capaci di vincere la battaglia di prevenzione e controllo dell’epidemia e crediamo che i governi e i soggetti che operano nel mercato situati ai vari livelli della catena di fornitura globale forniranno maggiori agevolazioni ai prodotti e ai servizi provenienti dalla Cina e alla merce esportata nella Repubblica Popolare”.

Wang Bingnan ha aggiunto che, nel contesto attuale caratterizzato dall’aumento della pressione al ribasso sullo sviluppo economico e commerciale globale, la comunità internazionale deve compiere sforzi congiunti e affrontare insieme questo momento di difficoltà.




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