枫桥夜泊 fēng qiáo yè bó

2019-09-10 16:44:06
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Zhang Ji è un poeta della dinastia Tang, originario di Xiangfan, nell’attuale provincia dello Hubei. La maggior parte delle sue poesie sono di viaggio, spontanee, senza l’aggiunta di alcun abbellimento.

Una sera d’autunno un battello passeggeri venuto da lontano attracca accanto al ponte Fengqiao (degli aceri) alla periferia della città di Suzhou. La luna luminosa è già calata, il gracchiare delle cornacchie, la brina ed il gelo ovunque, gli aceri sulle rive, le luci delle barche dei pescatori: questa fredda sera d’autunno sul fiume accompagna il vagabondo sul battello, facendolo sentire desolato. Con soli due versi, la poesia descrive ciò che il poeta vede, sente e prova, tracciando anche un quadro di viaggio in terre lontane in una fredda sera d’autunno. Tuttavia sono gli ultimi versi ad avere più fascino: il suono nella notte della campana del monastero di Hanshan (del monte gelido) non solo fa spiccare la quiete notturna, ma colpisce anche pesantemente l’animo solitario del poeta, facendo percepire al lettore l’eternità e solitudine del tempo e dello spazio, e inducendo infinite fantasie sulla vita e sulla storia. La creazione di una dimensione di integrazione dinamica e statica rappresenta nel modo più classico il fascino artistico della poesia cinese.


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