In attesa della “grande onda” d'inverno

2022-02-19 08:31:14
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Milano-Cortina 2026 riceve una grande eredità dalle Olimpiadi di Beijng 2022. Non solo per il modello di sostenibilità ambientale, ma perché la cooperazione culturale e sportiva tra l'Italia e la Cina sarà maggiore e trainerà lo scambio economico



A seconda del percorso che scegliamo di effettuare, e dai luoghi di partenza e arrivo selezionati, la distanza media che intercorre tra Italia e Cina varia dai circa 7.500 agli oltre 9.000 chilometri. Questo vale però soltanto dal punto di vista geografico perché, con il passare del tempo, la cooperazione e, più in generale, le relazioni diplomatiche, economiche e culturali tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare Cinese, sono diventate sempre più solide. L’ultima conferma è arrivata dalle Olimpiadi Invernali di Beijing 2022, evento chiave che ha avvicinato ulteriormente le due nazioni. In particolare, il tradizionale passaggio di consegne della bandiera olimpica avvenuto al termine della manifestazione ci proietta verso Milano-Cortina 2026. Sarà infatti questa la sede dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, in calendario rispettivamente dal 6 al 22 febbraio 2026 e dal 6 al 15 marzo 2026, ed è questa la ragione per cui le relazioni bilaterali tra Italia e Cina sono destinate a consolidarsi sempre di più, fino ad assumere un'importanza rilevante in vista dell'appuntamento sportivo citato. Innanzitutto, senza dimenticare che i Comitati Olimpici Italiano e Cinese hanno recentemente firmato un Memorandum d'Intesa sulla cooperazione negli sport invernali, appare scontato immaginare che l'esperienza delle Olimpiadi invernali di Beijing 2022 sarà assorbita dall'Italia e che avrà un ruolo chiave in vista dell'organizzazione tecnica dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina.

In ambito prettamente pratico, possiamo dire che l’evento conclusosi in Cina rappresenterà un modello virtuoso di inclusività, apertura e sostenibilità, tanto ecologica quanto economica, che l'Italia proverà a bissare tra quattro anni. Detto altrimenti, e giusto per fare un esempio, gli sforzi compiuti dalla Cina per migliorare la sostenibilità ecologica nello svolgimento delle Olimpiadi Invernali saranno replicati anche dall'Italia. Il motivo è semplice: Milano-Cortina 2026, oltre a rappresentare un evento sportivo di primissimo livello, cercherà di conseguire un impatto ambientale positivo, modernizzare il territorio e migliorare la qualità della vita delle persone nello svolgimento della loro quotidianità.È qui che entra in gioco la cooperazione culturale e sportiva tra Italia e Cina; una cooperazione che senza ombra di dubbio trainerà anche il commercio, l’economia e altri settori. I due Paesi, insomma, non potranno che trarre enormi vantaggi da una reciproca collaborazione.

In che senso? Dal punto di vista dell’Italia, esistono ampi margini di manovra per consentire alle aziende italiane di espandere il loro business nel mercato sportivo cinese; dal punto di vista della Cina, al contrario, la vicinanza del nostro Paese è fondamentale per conoscere, apprendere e studiare l’immagine, la storia e la tradizione italiana nelle discipline sportive invernali, nell’ottica di avventurarsi in sport tutto sommato “nuovi”, o quanto meno recenti nell’universo culturale cinese. L’idea da perseguire, quindi, è quella di collegare al meglio le Olimpiadi Invernali di Beijing con Milano-Cortina 2026, facendo dialogare i diversi mondi della montagna e degli sport invernali cinese e italiano. In che modo? Ad esempio, promuovendo il turismo tra i due Paesi e, allo stesso tempo, lo sviluppo degli sport invernali. L'industria turistica italiana, non a caso, sta iniziando a lavorare per offrire un'esperienza sempre più personalizzata allo sciatore e al viaggiatore cinese, mirando a unire la passione condivisa per gli sport invernali e l’interesse nella conoscenza di valori culturali, come il cibo, l'architettura e lo stile di vita del marchio "Made in Italy". Il conto alla rovescia per Milano-Cortina 2026 è appena iniziato. E intanto cresce, giorno dopo giorno, l’attesa per la “grande onda” che i Giochi Olimpici italiani provocheranno in termini di prestazioni atletiche, pubblico, sponsor e industrie sempre più coinvolte nelle discipline invernali cinesi.

In collaborazione con Il Giornale.it

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