Vivere alla Miao

2022-01-25 17:19:22
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Se sai suonare il lusheng e contemporaneamente ballare, tutte le ragazze del villaggio di Gailai avranno occhi per te

In Cina vive una numerosa minoranza etnica, l’etnia Miao, le cui origini si possono far risalire a 5000-6000 anni fa. Nel corso della loro storia, dopo una serie di migrazioni, i Miao si sono stabiliti nel Guizhou e nello Hunan. Attualmente essi figurano al quarto posto su scala nazionale per numero di abitanti.

Il borgo di Gailai in particolare, situato nel Sud-Est della Provincia del Guizhou, ospita la più numerosa comunità Miao della Prefettura di Qiannan.

Oggi visiteremo questo borgo, intriso del folclore originale dell’etnia.

Posto lungo un pendio montuoso, Gailai poggia letteralmente su una serie di tipici edifici Miao, sorretti da pilastri di legno e dotati di balconate che permettono uno sguardo d’insieme sulla vita locale. Queste costruzioni si articolano tradizionalmente su tre piani. Il piano terra è un mezzanino usato sia come ripostiglio che come stalla, visto il clima umido locale. Il primo piano serve da abitazione mentre il secondo funge da magazzino dei cereali. Alcune case al secondo piano dispongono dei “sedili delle belle donne”, a disposizione delle ragazze della famiglia che possono così stabilire, dall’alto, i primi contatti con i giovani Miao di passaggio lungo la strada sottostante.

I costumi dell’etnia Miao sono estremamente vari e molto colorati. Con oltre un centinaio di modelli, questa etnia si distingue in modo particolare per la creatività nell’abbigliamento. Per fare solo un esempio, il costume festivo tradizionale più rappresentativo conta decine di tipologie di acconciature.

Diversamente dagli Han, la decorazione dei costumi Miao si basa sul ricamo, antica forma artigianale caratteristica della cultura delle donne dell’etnia. Sia gli abiti usati nella vita quotidiana che quelli formali, per feste e cerimonie nuziali, mostrano un livello artigianale estremamente raffinato e complesso. I motivi decorativi più comuni sono il drago, gli uccelli, i pesci, il tamburo, i fiori, le farfalle e alcune immagini che riflettono la storia dell’etnia.

Gli abitanti del borgo di Gailai hanno sviluppato nel tempo una forma di vita autonoma e autosufficiente. Per questo, oltre al ricamo dei Miao, qui si è potuta anche conservare l’antica arte del batik. Il batik dei Miao presenta prevalentemente motivi legati al paesaggio naturale e alla vita quotidiana nei villaggi, utilizza uno speciale “blu cinese” antico di oltre 2000 anni e presenta un’accorta alternanza di colori e di parti in rilievo disposti con una tecnica raffinata. I colori più usati sono il blu, il giallo e il marrone. Secondo l’usanza dell’etnia Miao, le madri devono insegnare alle figlie la tecnica del batik. Tutte le procedure vengono tramandate di generazione in generazione: dalla coltivazione del cotone alla filatura e alla tessitura della tela, dal disegno con la cera alla tintura, fino all’eliminazione della cera.

I Miao amano il canto e la danza e sanno suonare ogni tipo di strumento musicale. Mentre le donne danzano secondo l’usanza tradizionale, gli uomini suonano il “lusheng”, strumento formato da una serie di flauti di canna. Tutti i giovani Miao devono saper suonare il “lusheng”. Se, oltre a saper suonare lo strumento nella danza collettiva del “lusheng”, un giovane è capace anche di suonare e di danzare contemporaneamente - da solo o in coppia, cosa particolarmente difficile - l’intero villaggio ne fa motivo di orgoglio e tutte le ragazze hanno per lui sguardi ammirati.

Anche la danza del tamburo e la danza della panchina, altre forme di cultura classica Miao, qui si sono ben conservate.

A Gailai non bisogna poi assolutamente perdere la danza collettiva “Mettere piede sulla Luna”. Lo spettacolo, che ha ottenuto innumerevoli premi in Cina, è rappresentato da ventiquattro bambine locali dai 12 ai 14 anni di età ed assistervi è un’esperienza unica, non possibile altrove.

Cosa si mangia a Gailai?

I Miao prediligono il gusto agro e per questo ogni famiglia prepara la zuppa d’agro con pesce salato, decisamente appetitosa.

Il riso glutinoso è il cereale principale dei Miao e viene utilizzato per preparare il riso a cinque colori (grazie all’aggiunta di erbe selvatiche) e gli “zongzi” (sacchettini di riso con ripieno dolce o salato) a forma di cuscinetto o triangolari. I Miao amano portare con sé il riso glutinoso in appositi contenitori di bambù per poterlo consumare ovunque, sia durante i lunghi viaggi che durante il lavoro sul pendio dei monti.


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