​Il famoso astronomo degli Han orientali Zhang Heng

2021-06-25 14:54:39
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Zhang Heng nacque nel distretto di Nanyang, nell’attuale provincia dello Henan, nella zona centrale della Cina. Sin dalla sua tenera età amava studiare e imparò a scrivere molto bene. A 17 anni lasciò il Paese natale per raggiungere Chang’an, la futura Xian, che fu la capitale scelta da diverse dinastie dell’impero. In questo luogo visitò molti siti storici e ne studiò gli usi e i costumi, insieme alla situazione economica e sociale. In seguito il giovane e valente Zhang Heng fu notato dalla corte imperiale che lo nominò più volte funzionario. A Luoyang, che a quel tempo era la capitale, fu successivamente storico di corte, ministro e funzionario dei canali.

In gioventù Zhang Heng era molto interessato alle scienze naturali, in modo particolare all’astronomia. Non inseguiva la fama o il denaro, e per due volte si dimise dalla sua carica di funzionario. Per tre anni si dedicò a ricerche filosofiche, matematiche ed astronomiche, accumulando molte nozioni ed iniziò a scrivere dei testi su questi argomenti.

Durante la dinastia Han, oltre 2000 anni fa, in Cina esistevano molte teorie sulla struttura dell’universo. Tre erano le maggiori: la teoria Gaitian (della copertura celeste), la teoria Huntian (del globo celeste) e la teoria Xuanye (dello spazio infinito). Zhang Heng è il rappresentante della seconda. Egli riteneva che il cielo avesse la struttura di un uovo e che la terra fosse come il suo tuorlo. Considerava il cielo grande e la terra piccola, entrambi sostenuti da un’energia ed entrambi galleggianti sull’acqua. A quel tempo si trattava di una teoria molto avanzata. Anche le risposte di Zhang Heng alle domande sull’origine e sull’evoluzione del cielo e della terra furono assai importanti nel periodo storico in cui egli visse. Lui riteneva che prima della separazione di cielo e terra l’universo fosse nel caos, e che dopo la separazione le parti leggere salirono in alto, formando il cielo, mentre quelle pesanti si aggregarono costituendo la terra. Il cielo ha un’energia Yang e la terra un’energia Yin ed i due si influenzano reciprocamente creando i cambiamenti presenti nell’universo. Nelle sue ricerche trattò inoltre il tema della velocità del movimento dei pianeti che in accordo alla scienza moderna è in relazione alla loro distanza dal sole.

Zhang Heng dette importanza non solo alle ricerche teoriche ma anche a quelle pratiche, progettando di persona uno strumento ad acqua per misurare la rotazione del globo celeste e uno per studiare il movimento della terra. Il secondo costituisce il primo strumento creato al mondo per il monitoraggio dei terremoti: grazie ad esso nell’anno 138 Zhang Heng registrò con successo un terremoto avvenuto nello Shaanxi. Il primo, simile all’ attuale globo terrestre, fu inventato in origine da un altro scienziato e Zhang Heng vi apportò alcuni miglioramenti.

Zhang Heng osservò e analizzò molti fenomeni astronomici specifici. Egli contò che nella Cina centrale erano visibili circa 2500 stelle, ed arrivò fondamentalmente a padroneggiare la teoria delle eclissi di luna. Fu inoltre capace di misurare con grande precisione il diametro del sole e della luna, ritenendo che il sole al mattino, a mezzogiorno e alla sera avesse le stesse dimensioni, nonostante l’effetto ottico che rendeva l’astro in apparenza più grande al mattino e alla sera. Zhang Heng su questo non fornisce una spiegazione completa, anche se essa risulta essere ragionevole.

Zhang Heng fu non solo un astronomo, ma anche un famoso letterato dell’epoca degli Han orientali. Eccelleva anche nella pittura e fu annoverato tra i sei maggiori pittori del tempo. In accordo alle registrazioni storiche, Zhang Heng ha lasciato in totale 32 opere di argomento scientifico, filosofico e letterario. Tra queste, lo “Yingxianfu” esprime il suo atteggiamento nei confronti dello studio e dell’umanità mentre il “Sixuanfu” è un poema su un viaggio immaginario dell’uomo nell’universo, un vero e proprio scritto di fantascienza della Cina antica. Il “Xijingfu” e il “Dongjingfu” sono dei poemi considerati come sue opere rappresentative e sono state tramandate fino ai giorni nostri. In queste due opere Zhang Heng descrive nei particolari Dongjing e Xijing (Dongjing è l’attuale città di Xian nella provincia dello Shaanxi, mentre Xijing corrisponde all’attuale Luoyang nella provincia dello Henan) presentandone in toni romantici le usanze e i costumi. In particolare l’illustrazione delle acrobazie popolari costituisce un prezioso materiale storico su questo tipo di arte già celebre nella Cina antica.

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