In che modo le imprese cinesi possono offrire il loro contributo per il raggiungimento dell’obiettivo della “neutralità del carbonio”? Vediamo quali sono le proposte dei delegati dell’APN
Nel rapporto sul lavoro del governo presentato alla quarta sessione della XIII Assemblea Popolare Nazionale cinese per essere discusso ed esaminato è stata menzionata la necessità di ottimizzare concretamente i vari lavori riguardanti la “neutralità del carbonio” e il picco di emissioni di anidride carbonica e di formulare un piano d’azione per raggiungere il picco di emissioni di anidride carbonica entro il 2030. In che modo si possono portare avanti in maniera coordinata lo sviluppo d’alta qualità e la tutela d’alto livello dell’ambiente ecologico? Come le imprese possono aiutare a realizzare i suddetti obiettivi? Durante i lavori della sessione annuale dell’Assemblea popolare nazionale appena conclusasi, i delegati dell’APN provenienti da diverse aziende hanno avanzato numerose proposte come, ad esempio, promuovere una competitività basata su basse emissioni di carbonio e perfezionare le leggi e i regolamenti riguardanti la pubblicazione dell’impronta ecologica sull’etichetta dei prodotti.
La Cina è un grande paese manifatturiero. In che modo le imprese che si occupano di manifattura possono aumentare il risparmio energetico ed aumentare l’efficienza nel processo produttivo e introdurre tecnologia a basse emissioni di carbonio nella ricerca e sviluppo dei prodotti finali? Al riguardo, il delegato dell’APN e fondatore di TCL Li Dongsheng ha suggerito che le imprese manifatturiere devono ricercare più metodi e assumersi maggiori responsabilità nel corso della produzione, elevando gli indicatori di risparmio energetico dei prodotti finali.
“La nostra azienda sta portando avanti una riconversione basata sulla manifattura intelligente, sull’internet industriale e sulla digitalizzazione, il che può risultare in un più efficiente risparmio energetico del sistema produttivo. Il risparmio energetico da parte delle imprese rappresenta infatti un contributo indiretto alla riduzione delle emissioni. Negli ultimi anni le imprese cinesi hanno sviluppato una sempre maggiore consapevolezza sulla tutela ambientale e sono divenute sempre più consapevoli anche in merito alla necessità di assumersi responsabilità relative al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni, adottando molte misure e azioni concrete in tal senso”.
Li Dongsheng ha anche suggerito di inserire le informazioni sul basso tenore di carbonio e sulla riduzione delle emissioni tra quelle che le imprese manifatturiere quotate in borsa sono tenute a rivelare.
Nel rapporto sul lavoro del governo si è parlato anche di accelerare la creazione di un mercato per le transazioni dei diritti di utilizzo energetico e delle emissioni di anidride carbonica. Il delegato dell’APN e direttore esecutivo della Sinopec Maoming Petrochemical Compagny, Yin Zhaolin, ha avanzato al riguardo una proposta, suggerendo che occorre eseguire una gestione e dei controlli completi e rigorosi sfruttando il meccanismo di mercato e le politiche relative e, al momento opportuno, iniziare a tassare il carbonio, incentivando in maniera concreta l’iniziativa dei governi locali e dell’imprese nel realizzare il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni, promuovendo quindi una competitività basata sul basso tenore di carbonio.
“Bisogna costituire una piattaforma dedicata alle transazioni di emissioni di carbonio, gestendole con gli strumenti dell’economia di mercato; tali strumenti dovranno essere coadiuvati dalla gestione amministrativa, così da indirizzare il settore industriale verso uno sviluppo eco-sostenibile a basso tenore di carbonio. In altre parole, serve spingere le imprese a impegnarsi costantemente a realizzare uno sviluppo più verde e a basso tenore di carbonio attraverso la competizione di mercato”.
Riferendosi a come formare e potenziare lo sviluppo del settore del risparmio energetico e della tutela ambientale, il delegato dell’APN e direttore del Centro innovazione per condizionatori per uso domestico di Midea, Li Jinbo, ha suggerito di perfezionare le leggi e i regolamenti inerenti la pubblicazione dell’impronta ecologica sull’etichetta dei prodotti, formulando standard di valutazione delle emissioni di carbonio per i prodotti elettrodomestici cinesi.
“Bisogna ottimizzare il sistema relativo alla pubblicazione dell’impronta ecologica sull’etichetta dei prodotti ed elaborare standard di valutazione delle emissioni di carbonio, verificando se l’intero ciclo di vita del prodotto - produzione, utilizzo e riciclaggio - sia o meno a basso tenore di carbonio. Abbiamo investito tante risorse per sviluppare e lanciare sul mercato prodotti che hanno ottenuto l’approvazione dei consumatori di tutto il mondo. Mi sembra che si tratti di una cosa molto significativa e sono pienamente fiducioso nella strategia nazionale in merito”.
Il miglioramento della struttura industriale ed energetica richiede lo sviluppo di nuove risorse energetiche, come l’energia solare, geotermica, eolica e marittima. Il delegato dell’APN proveniente dalla provincia del Guangdong e presidente del Consiglio amministrativo del Gruppo Mingyang, Zhang Chuanwei, ha suggerito anche di elevare le percentuali di sviluppo delle risorse energetiche pulite, promuovendo il miglioramento e la trasformazione della struttura energetica. Per esempio, la provincia del Guangdong potrebbe sviluppare di molto le proprie risorse energetiche marittime grazie ai suoi forti vantaggi geografici, formando un cluster industriale di risorse energetiche marittime di livello mondiale.
“Accelerare l’elaborazione del piano sullo sviluppo dell’energia eolica marittima e realizzare l’importante progetto delle ‘Tre gole marittime’, liberando spazio di mercato per le innovazioni tecnologiche e lo sviluppo industriale. Accelerare la formulazione del piano a medio-lungo termine relativo allo sfruttamento dell’energia eolica sul mare e soprattutto nelle aree in alto mare e con fondali molto profondi, per il quale suggerirei una dimensione di costruzione non inferiore a 100 milioni di chilowatt, e magari con una scala equivalente alle grandi basi nazionali, in modo da formare un cluster di industrie che operano nel settore delle risorse energetiche marittime di livello mondiale”.
Nel periodo del XIV Piano quinquennale la Cina si è data come obiettivi la riduzione del consumo energetico per ogni unità di Pil e delle emissioni di anidride carbonica, che dovranno dimininuire rispettivamente del 13,5% e del 18%. A tal riguardo, il delegato dell’APN Li Dongsheng ha così dichiarato:
“La Cina è il maggiore produttore di beni del mondo e sta affrontando per questo sfide più grandi per realizzare gli obiettivi riguardanti il raggiungimento della “neutralità del carbonio” e del picco di emissioni di anidride carbonica. Sono convinto che la riduzione del consumo energetico, la riduzione delle emissioni e il controllo del rilascio nell’atmosfera di CO2 da parte della Cina possano offrire un grande contributo ai relativi impegni globali. La Cina ha preso l’iniziativa facendo una promessa circa il proprio obiettivo di riduzione del carbonio, che ne fanno anche un punto di riferimento per gli altri paesi”.
Le varie proposte sul miglioramento della struttura industriale ed energetica, sull’accelerazione della riconversione del modello di sviluppo che dovrà essere sempre più orientato alla eco-sostenibilità, sulla formazione e potenziamento del settore del risparmio energetico e della tutela ambientale, avanzate dai delegati dell’APN partendo dalle condizioni reali dei loro settori, riflettono appieno il modo in cui la Cina, in qualità di membro del villaggio globale, offre con azioni concrete il proprio indispensabile contributo alla risposta globale contro i cambiamenti climatici.