Dante 700 nel mondo: oltre 500 eventi in tutto il mondo per commemorare il settimo centenario della scomparsa del Sommo Poeta
Quest’anno ricorre il settimo centenario della scomparsa del poeta medievale e pioniere del Rinascimento italiano, Dante Alighieri. Giorni fa, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha tenuto una conferenza stampa online per annunciare che, dal 25 marzo, organizzerà oltre 500 eventi di vario tipo in più di 100 località in tutto il mondo, per commemorare il settimo centenario della scomparsa di questo straordinario esponente della letteratura italiana. Di seguito un approfondito servizio sull’argomento realizzato dal nostro corrispondente in Italia, Andrea Yin Xin.
Durante la conferenza stampa online di presentazione, la Farnesina ha trasmesso in diverse lingue - compreso il cinese - un passo della “Divina Commedia”. In quest’opera, che fu composta all’inizio del XIV secolo, Dante espresse la sua risoluta opposizione all’oscurità medievale e la sua ricerca della verità, servendosi di una serie di dialoghi immaginari con importanti personaggi storici quale espediente letterario. In molti ritengono che in quest’opera si possa già scorgere l’alba dell’Umanesimo rinascimentale, motivo per cui Dante è ritenuto un vero e proprio precursore del Rinascimento italiano.
Nel corso della conferenza stampa, il ministro degli Affari Esteri italiano Luigi Di Maio ha affermato che le opere di Dante riflettono i valori comuni dell’umanità, aggiungendo che organizzare queste attività per commemorare il grande poeta fiorentino, in un periodo particolarmente difficile come questo che stiamo vivendo a causa dell’epidemia, mira a rafforzare gli scambi tra le diverse nazioni e a trasmettere speranza.
“La celebrazione del settimo centenario della scomparsa del Sommo Poeta lo dimostra: Dante Alighieri è un genio, il cui insegnamento va oltre il tempo e i vincoli spaziali. Ed è capace di ispirare culture lontane e diverse, lasciando un segno indelebile nella coscienza universale. È dunque un’occasione unica, per lanciare un messaggio di speranza e di fiducia. L’Italia si può mostrare al mondo con la sua resilienza e la sua vitalità in tempi di pandemia, ripartendo anche attraverso il dialogo tra i popoli e la cultua che lo alimenta”.
Secondo il programma del MAECI, dal 25 marzo al 18 ottobre (giornata di apertura della XXI Settimana della Lingua Italiana nel mondo), verranno organizzati oltre 500 eventi commemorativi in un centinaio di località in tutto il mondo, con mostre di arti visive, concerti, spettacoli dal vivo, laboratori letterari. Oltre alle attività tradizionali, verranno utilizzate anche nuove tecnologie come app, podcast e realtà virtuale per soddisfare i requisiti di prevenzione epidemica, ma anche per venire incontro a quelli che sono i metodi di lettura usati dalla nuova generazione di lettori. Inoltre, il direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI, ambasciatore Enzo Angeloni, ha tenuto a ricordare l’evento commemorativo che si terrà presso il Consolato generale di Chongqing.
“Sono nuovi protagonisti a subire la stessa seduzione: realizzatori di videogiochi, fumettisti, cartoonist, attori, webmaster. Le iniziative della rete della Farnesina riflettono questa etereogenità e declinano l’eredità dantesca, attualizzandone i contenuti. Progetti artistici innovativi, fra cui il progetto di un murales dantesco organizzato dal Consolato generale di Chongqing in Cina”.
Secondo Andrea Riccardi, presidente della Società Dante Alighieri, l’Italia vanta una grande ricchezza dal punto di vista linguistico e culturale, con Dante che è sicuramente una delle icone più rappresentative della cultura italiana. Promuovendo la lingua e la cultura italiane all’estero di fatto si promuove, tramite la diversità culturale, il dialogo e lo sviluppo. A tal proposito, Riccardi ha dichiarato:
“Dante è l’icona di quello che siamo e di quello che abbiamo, ma il pluralismo nel mondo globale ha bisogno di essere sostenuto da una piattaforma e da una connessione, crea nuove opportunità di occupazione. Queste celebrazioni del Dante 700, che ci appare un’occasione non solo per celebrare il passato, ma per guardare in questo tempo di pandemia il futuro oltre le nostre frontiere, con la solidità di una società e di un sistema che ha alle sue spalle storia e cultura”.