Cina: nel 2020 attirati investimenti stranieri pari a circa 1000 miliardi di Yuan

2021-02-26 16:52:38
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Il 20 gennaio il ministero del Commercio cinese ha reso noto che lo scorso anno la Cina ha risposto con successo alle gravi conseguenze portate dell’epidemia di Covid-19 e che nel contesto di un forte calo degli investimenti diretti transfrontalieri globali, l'uso effettivo di capitali esteri nel corso dell'anno ha visto una crescita in controtendenza rispetto al resto del mondo. La Cina ha dunque realizzato un aumento dell'importo totale degli investimenti stranieri attirati, del tasso di crescita e della percentuale nella totalità mondiale. Il Paese è diventato uno “stabilizzatore” e un “rifugio sicuro” per gli investimenti provenienti dall’estero.

Le statistiche mostrano che nel 2020 i capitali stranieri effettivamente utilizzati nei settori non finanziari in tutta la Cina è stato di 999,98 miliardi di yuan, con un aumento del 6,2% su base annua e con un nuovo record per la dimensione degli investimenti esteri raccolti. In un'intervista concessa ai media lo stesso giorno, Zong Changqing, Direttore del Dipartimento per gli investimenti esteri del ministero del Commercio cinese, ha sottolineato che la struttura degli investimenti attirati dalla Cina è stata ulteriormente ottimizzata e che le principali fonti di investimento rimangono stabili.

“L'utilizzo effettivo degli investimenti esteri nel settore dei servizi è stato di 776,77 miliardi di yuan, con un aumento del 13,9%. Tale cifra rappresenta il 77,7% della totalità dei capitali esteri utilizzati. I capitali esteri attratti nel settore high-tech sono aumentati dell'11,4% e quelli nel settore dei servizi high-tech del 28,5%, compresa la crescita dei capitali esteri raccolti nei settori dei servizi, nella ricerca e sviluppo e nella progettazione, nella trasformazione dei risultati tecnologici, nell’e-commerce nei servizi informatici. Le principali fonti di investimento dall’estero sono rimaste stabili. I capitali provenienti dai primi 15 Paesi e regioni per valore d’investimento in Cina sono aumentati del 6,4%, e quelli provenienti dall’Olanda e dal Regno Unito sono aumentati rispettivamente del 47,6% e del 30,7%. Gli investimenti dell'ASEAN in Cina sono aumentati dello 0,7%”.

Zong Changqing ha illustrato che nel 2020 parte delle province situate nella Cina nord-orientale, centrale e occidentale hanno registrato un evidente aumento dell’attrazione di capitali esteri e il Liaoning, lo Hunan e lo Hebei hanno mantenuto una crescita a due cifre.

L’anno scorso l’epidemia di Covid-19 si è abbattuta sul mondo e l'economia globale è stata gravemente colpita. In questo contesto, e in controtendenza, l’attrattiva della Cina nei confronti degli investimenti esteri è continuata a crescere. Zong Changqing ha affermato che questo è dovuto al fatto che la Cina è riuscita per prima a contenere la diffusione epidemica e a ripristinare le attività lavorative e produttive, promuovendo il passaggio da negativo a positivo degli indicatori relativi alla crescita economica. Egli ha inoltre ritenuto che la serie di contromisure introdotte dalla Cina abbia rappresentato un "pugno combinato" delle politiche finalizzate a stabilizzare gli investimenti esteri, e che tali misure abbiano effettivamente garantito il raggiungimento dell'obiettivo di stabilizzare questo tipo di investimenti.


“Negli ultimi sette anni, abbiamo rivisto 6 volte la lista negativa sull'accesso degli investimenti esteri. All’inizio gli articoli restrittivi stabiliti dalla lista negativa erano 190 mentre nel 2020 sono stati ridotti ai 33 contenuti nella versione nazionale, a 30 articoli nella versione per le zone di libero scambio e a 27 articoli nella versione per i porti di libero scambio. Abbiamo rivisto per due anni consecutivi il "Catalogo delle industrie che incoraggiano gli investimenti esteri". La nuova Legge sugli investimenti esteri e i relativi regolamenti sono stati formalmente implementati, e sono state completamente cancellate nel settore commerciale l'approvazione e le procedure di registrazione per l’istituzione di imprese finanziate da capitali esteri. 23 regolamenti amministrativi non coerenti con la Legge sugli investimenti esteri sono stati emendati o aboliti. Sono stati inoltre varati i “Regolamenti sui lavori legati alle denunce dichiarate dagli investitori stranieri” e sono state pubblicate le "Linee guida per gli investimenti esteri in Cina" allo scopo di rafforzare la protezione e la promozione degli investimenti. Secondo i recenti sondaggi condotti dal ministero del Commercio, nel 2020 quasi il 60% delle imprese a capitali esteri hanno realizzato aumenti oppure mantenuto lo stesso livello dell’anno scorso in termini di fatturato annuali e profitti, e quasi il 95% delle imprese è ottimista o cautamente ottimista riguardo al futuro”.

Inoltre, durante l'epidemia, il ministero del Commercio ha compiuto grandi sforzi per aiutare le imprese a capitale estero a risolvere problemi e difficoltà, tra cui la carenza di materiali per la prevenzione dell'epidemia, e facilitando lo sdoganamento e la ripresa del lavoro in coordinamento con i diversi settori a monte e a valle e così via, organizzando l’ingresso sul territorio cinese di 16.000 dipendenti stranieri. Allo stesso tempo, sono stati stabiliti meccanismi di garanzia dei servizi corrispondenti nelle province più importanti in termini di raccolta di capitali esteri. Zong Changqing ha affermato che società multinazionali come Exxon Mobil, Daimler, BMW, Toyota e LG hanno aumentato i loro investimenti nel mercato cinese.

Vale la pena notare che nel 2020 la Cina ha istituito tre nuove zone pilota di libero scambio a Beijing, nello Hunan e nell’Anhui, ampliato le dimensioni della zona pilota di libero scambio nel Zhejiang e varato il Piano generale per la costruzione di un porto di libero scambio nella provincia di Hainan. I dati annuali del 2020 mostrano che le 21 zone pilota di libero scambio hanno raccolto il 17,9% di capitali esteri totali investiti in Cina.

Attualmente, le imprese finanziate da capitali esteri rappresentano ormai il 2% del numero totale delle imprese nel Paese, contribuendo ad 1/10 dell'occupazione urbana, ad 1/6 del gettito fiscale e a 2/5 del volume d’import-export dell’intera Cina paese. A questo proposito, Zong Changqing ha affermato che le imprese a capitali esteri hanno svolto un ruolo insostituibile nell'utilizzo dei mercati e delle risorse internazionali e domestiche, nell’elevare la forza economica, scientifica e tecnologica, nonché la potenza complessiva nazionale e il tenore di vita del popolo cinese. A tal fine, nel 2021, sulla base del mantenere in linea di massima stabile la quantità totale degli investimenti stranieri, il ministero del Commercio proseguirà con impegno a migliorare la struttura e la qualità e ad allargare l'apertura di alto livello al mondo esterno. Questo consentirà di attirare più fattori e risorse esterni di alta qualità nel processo di circolazione interna di beni e servizi.

“Innovare continuamente i metodi di promozione degli investimenti intorno allo sviluppo della catena industriale, promuovere l'integrazione delle catene industriali domestiche e internazionali; continuare a migliorare il livello delle piattaforme aperte, creare punti di connessione e di supporto a favore della doppia circolazione interna ed internazionale; continuare a migliorare il sistema di garanzia e servizio rivolto agli investitori stranieri in modo da garantire le operazioni stabili e costanti delle imprese a capitali esteri, prioritarie in termini di catena industriale e catena della fornitura; continuare a portare avanti il processo di riforma per razionalizzare l’amministrazione, decentrare il potere e migliorare i servizi governativi, creando un buon ambiente commerciale che consenta agli investitori stranieri di aderire alla ‘doppia circolazione’ di beni e servizi".

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