La voce della Cina nello spazio

2020-12-16 17:43:01
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La sonda “Chang’e n.5” del progetto cinese di esplorazione lunare è ormai entrata nell’orbita prestabilita. Particolare interessante: l’MV del motivo “Firmly Believing That Love Will Win”, incentrato sulla lotta all’epidemia di Covid-19, è giunto sulla luna a bordo della sonda. L’umanità cerca da sempre di esplorare e di contattare lo spazio tramite informazioni sonore. In questo senso, la voce della Cina si sta facendo sempre più chiara e ricca.

L’inizio della presenza sonora della Cina nello spazio si può far risalire a cinquant'anni fa. Il 24 aprile del 1970, la Cina ha lanciato con successo nello spazio il suo primo satellite terrestre “Dongfanghong n.1”, che portava con sé il motivo “L’oriente è rosso” (Dongfanghong), annunciando l’entrata della Cina nell’era aerospaziale.


In questi 50 anni, la serie di satelliti, razzi e navicelle spaziali lanciati dalla Cina hanno testimoniato il processo di sviluppo della causa aerospaziale cinese, partita da zero, che ha portato il paese a diventare una potenza mondiale nel settore, inviando nel frattempo nello spazio sempre più voci dalla Cina

Nel 2007, il primo satellite lunare cinese “Chang’e n.1” è volato nello spazio portando al seguito una trentina di brani musicali. Arrivato nell’orbita intorno alla luna, da una distanza dalla terra di 380mila km, il satellite ha trasmesso in direzione della terra questi motivi scelti dal popolo cinese.

Nel 2008, il motivo olimpico "Numerous mountains, numerous rivers", composto e cantato da Jay Chou su testo di Fang Wenshan, è volato nello spazio al seguito della navicella "Shenzhou n.7”.

Oltre all’obiettivo della ricerca scientifica, l’invio di voci nello spazio è anche un importante metodo di diffusione di nozioni spaziali e aerospaziali. Alle ore 11:19 del 6 novembre scorso, dal Centro di lancio di satelliti di Taiyuan, il razzo vettore “Changzheng n.6” ha portato con successo nello spazio il satellite “Bayi n.3”, volto a diffondere nozioni scientifiche. La sua maggiore caratteristica è la presenza di un chip dell’attività di pubblico interesse “La voce dei bambini nello spazio”, che raccoglie canzoni, recite e messaggi dei bambini, i quali ipossono ascoltare la propria voce nello spazio tramite dispositivi di ricezione a terra.

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