Fabio Parenti: importante ruolo della Cina nella risposta alla pandemia e nella ripresa economica globale

2020-12-02 14:31:13
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Negli ultimi giorni, si è tenuto in videoconferenza il 15° Summit del G20. Quest’anno, la pandemia di Covid-19 ha gravemente colpito l’economia mondiale. In questo contesto, le varie parti sperano che il 15° Summit del G20 trasmetta il messaggio del rafforzamento della cooperazione multilaterale e della promozione della risposta congiunta alle sfide da parte della comunità internazionale, così da stimolare la ripresa della crescita dell’economia mondiale. Giorni fa, Fabio Massimo Parenti, professore associato presso l'Istituto Internazionale "Lorenzo de' Medici" di Firenze, in un’intervista al nostro corrispondente, ha rilevato che gli sforzi della Cina per salvaguardare il multilateralismo e promuovere la cooperazione internazionale danno impulso alla risposta globale alla sfida dell’epidemia e alla realizzazione della ripresa economica.

Recentemente, a causa della pandemia di Covid-19, l’economia globale è entrata in recessione, mentre l’ascesa dell’unilateralismo e del protezionismo ha ulteriormente messo in risalto e aggravato i problemi della governance globale. In proposito, Fabio Massimo Parenti, professore associato presso l’Istituto Internazionale “Lorenzo de’ Medici”, ha osservato che gli sforzi della Cina per salvaguardare il multilateralismo e promuovere la cooperazione internazionale sono evidenti: lo dimostrano appieno sia le importanti dichiarazioni dei leader in sedi internazionali sia le azioni concrete del governo, il che è di fondamentale importanza per affrontare l’attuale urgente compito della lotta all’epidemia.

“Come realizzare questo miglioramento della governance globale? Attraverso più cooperazione, attraverso una modalità di approccio alle relazioni internazionali che sia più aperta ai bisogni comuni, ai beni pubblici, così come il vaccino per contrastare l’epidemia, così come la ricerca scientifica per altri trattamenti, per farmaci, per coordinare meglio gli aiuti internazionali nelle aree con minori risorse, con maggiori ineguaglianze e povertà e quant’altro. Quindi questo è il messaggio che da anni viene dalla Cina e che è stato rafforzato in questo anno di pandemia.”

Secondo il professor Parenti, il summit del G20 continuerà a promuovere la cooperazione della comunità internazionale nella lotta all’epidemia, pianificando come superare l’impatto negativo dell’epidemia sull’economia, sulla società e sulla politica globale. In questo processo, la Cina svolgerà un ruolo importante.

“Possiamo dire quindi che rappresenta un’innovazione della politica internazionale, sostituendo di fatto il G7. Anche se questo non è lo scopo principale della nascita del G20, quest’anno il G20 non può che affrontare la questione della crisi sanitaria. Ovviamente da questo punto di vista troverà nella Cina un partner affidabile per tutto quello che la Cina ha dimostrato in questo anno di pandemia, ovvero una risposta efficiente che ha dato alla Cina la possibilità di recuperare prima degli altri e di rispondere economicamente con un rimbalzo economico unico al mondo per le dimensioni del paese, ha dimostrato impegno e apertura nella cooperazione, via della seta della salute e quant’altro.” 

Parenti ritiene che, oltre alla pandemia di Covid-19, ci siano ancora molti problemi di governance irrisolti o emergenti da risolvere a livello globale. Egli osserva che nel 2021 l’Italia sarà il paese presidente di turno del G20. Sia l’Italia sia la Cina sono attive sostenitrici del multilateralismo, per cui le due parti possono cooperare in molti settori come la ripresa economica e lo sviluppo sostenibile.

“Nel 2021 l’Italia ricoprirà questo ruolo in un mondo che presenterà tutti i conti e i danni della pandemia, e dovrà gestire la ripresa, e potrà avere il sostegno della Cina nel gestire queste sfide. Speriamo di poter essere in una situazione migliore da questo punto di vista e quindi lavorare per la ripresa dell’economia globale e per una maggiore e migliore cooperazione economica. La Cina lo ha dimostrato col 14° Piano quinquennale, che è in fase di lancio, dove la sostenibilità ambientale è fondamentale nel cambiamento del paradigma di sviluppo in Cina. Quindi non è un’ipotesi. Cina e Italia da questo punto di vista sono assolutamente allineate politicamente, coincidono, penso che si potrà lavorare molto bene e si deve avere fiducia.”

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