Il lavoro straordinario di un’addetta alle pulizie: ‘voglio aiutare non creare problemi’
Il 14 aprile, i pazienti dell’ospedale Leishenshan di Wuhan sono diventati zero. In prima linea dell’epidemia, un ospedale è una fortezza.
Zhu Lianfang, 46 anni, lavora come addetta alle pulizie nella zona per lo sviluppo economico e tecnologico di Wuhan. Dopo l’aggravamento della situazione dell’epidemia di Covid-19 Zhu Lianfang ha ricevuto questo avviso:
“L’edificio ovest dell’ospedale Xiehe” di Wuhan ha urgente necessità di personale per le pulizie”
Allora, il reparto ambulatoriale dell’edificio ovest dell’ospedale Xiehe era identificato come una “clinica specializzata per i pazienti con febbre”. Diverse persone giunte lì per sottoporsi a consulto medico erano pazienti da Covid-19. “Se nessuno andrà in ospedale per fare le pulizie, la situazione peggiorerà!” dunque Zhu Lianfang si è offerta volontaria per questo compito. Lei, insieme ad altri 14 colleghi, ha costituito una “squadra per i servizi di pulizia” e sono subito entrati nell'ospedale.
Ogni mattina, sotto la guida del medico e all'ingresso del reparto, Zhu Lianfang indossava gli indumenti protettivi, confermava che i membri del team portavano mascherine, occhiali protettivi, guanti e altri dispositivi di protezione, e poi insieme agli altri entrava ordinatamente nel reparto.
All’interno del reparto le pulizie e la disinfezione venivano svolte con la massima coscienziosità, senza lasciare angoli morti.
Il 7 febbraio, dopo aver terminato il compito richiesto, la “squadra delle pulizie” ha dovuto trascorrere un periodo di quarantena in un hotel, come da procedura. Al momento del check-out, il manager ha aperto la porta di una delle stanze dove alloggiavano i componenti della squadra ed è rimasto a bocca aperta.
Di fronte a lui, la stanza – e anche tutte le altre –erano state pulite alla perfezione ed erano già pronte per accogliere nuovi ospiti.
Se non fosse stato per la diversa disposizione di alcuni piccoli oggetti all’interno delle stanze sarebbe stato impossibile distinguere questo loro servizio da quello svolto dal personale dell’Hotel.
“Forse queste persone non hanno letto molti libri e fanno il lavoro più umile e stancante, ma hanno davvero un cuore straordinario!", ha esclamato il direttore dell’albergo.