Ai Houyu, "governante" al servizio degli angeli in camice bianco

Il primo aprile, quando l'ultimo gruppo di medici e infermieri in isolamento ha lasciato l'hotel, Ai Houyu era in piedi davanti alla porta e li ha salutati.

Per 60 giorni, come "governante" degli angeli in camice bianco, Ai Houyu è stato ogni giorno sotto lo stesso tetto con il personale medico e infermieristico in isolamento, anche se in realtà non ha mai visto nessuno di loro in faccia.
Questo è iniziato nel periodo della Festa di Primavera di quest'anno. Dopo lo scoppio dell’epidemia di Covid-19, Ai Houyu, direttore generale dell'Aolihua Business Hotel della città di Liaoyuan, provincia del Jilin, ha presentato la richiesta alla Lega della gioventù comunista per arruolarsi nella squadra di giovani volontari impegnati nella battaglia contro l’epidemia. "Voglio andare a Wuhan e fare qualcosa per la gente del posto". Inaspettatamente, non è andato a Wuhan, ma ha "accolto" il personale medico e infermieristico della prima linea locale.
Alla fine del gennaio scorso, Ai Houyu ha ricevuto una chiamata dal personale dell'ospedale centrale di Liaoyuan. È venuto a conoscenza del fatto che i medici e gli infermieri impegnati nella prima linea della prevenzione epidemica di Liaoyuan dovevano mettersi in auto-isolamento quando prendevano un turno di riposo, ma non c’era un luogo che potesse accoglierli tutti. A quel punto, Ai Houyu ha subito messo a disposizione del personale medico e infermieristico il suo hotel.

Gli ci sono voluti due giorni per dimettere tutti gli ospiti e cancellare tutte le prenotazioni. "In quei giorni, mi sono coordinato con altri hotel, cosicché gli ospiti potessero scegliere un altro alloggio. Quando ho spiegato la situazione agli ospiti, tutti hanno compreso e nessuno ha creato problemi”. Ai Houyu ha riferito che alcuni ospiti, quando hanno lasciato l’albergo, gli hanno mostrato il pollice in su.
Cambiare le lenzuola, rifornire le stanze e disinfettare tutto… Dopo che tutti gli ospiti sono andati via, lui e 10 camerieri hanno cominciato a preparare 86 camere. Originariamente c'erano 20 camerieri in albergo ma, il giorno stesso che hanno saputo che la struttura avrebbe ricevuto il personale medico e infermieristico di prima linea, metà di loro se n’è andata.
"La paura è normale, posso capirli". Ai Houyu ha elogiato i "compagni" che sono rimasti a combattere con lui, e ha anche aumentato i salari dei suoi dipendenti. "Durante questo periodo, l'hotel ha assunto altri dieci dipendenti, sono tutti guerrieri coraggiosi".
Il 2 febbraio il primo gruppo di medici e infermieri della prima linea si è ufficialmente trasferito e ha iniziato l'isolamento. Ogni giorno Ai Houyu usciva per fare la spesa, ingegnandosi per ideare il menù, nella speranza che tutti potessero mangiare bene. All’ora dei pasti, lui e i camerieri portavano i vassoi fuori dalle stanze e bussavano alle porte per avvisare il personale medico e infermieristico. Dopo il pasto, passavano a ritirare i vassoi con i piatti.
Dopo 14 giorni, il personale medico e infermieristico è tornato al lavoro. Ai Houyu ha disinfettato nuovamente le stanze, le ha sistemate e ha accolto un nuovo gruppo di medici e infermieri. In totale ha ricevuto 10 gruppi di medici e infermieri. Poiché tutti indossavano mascherine, pur essendo il "governante", non ha mai visto nessuno in faccia.
Negli ultimi sessanta giorni, è rimasto colpito da molti piccoli dettagli. Quando ricevevano il vassoio, alcuni medici e infermieri lasciavano un foglietto con su scritto "grazie per il vostro duro lavoro". Ai Houyu ha conservato tutti questi bigliettini.

Dopo aver salutato l'ultimo gruppo di medici e infermieri, Ai Houyu ha organizzato la disinfezione completa dell'albergo. "Il prossimo passo sarà rispondere all’appello di riprendere il lavoro", ha detto Ai Houyu, aggiungendo che "qualora ce ne fosse bisogno, metterò nuovamente il mio albergo a disposizione di chi ne avrà bisogno, a prescindere dai costi".