Commissione statale per la Sanità della Cina: efficace la prevenzione dell’epidemia Covid-19, consolidati strategie e metodi
Lunedì 17 febbraio a Beijing, un responsabile della Commissione statale cinese per la Sanitàha dichiarato che la prevenzione e la cura dell’epidemia da Covid-19 ha ottenuto buoni risultati. Sono state già accumulate alcune strategie e metodi di diagnosi e trattamento efficaci, attraverso l’analisi dei pazienti guariti. Secondo quanto presentato, i migliori effetti clinici sono stati quelli portati dalla terapia al fosfato di clorochina, dalla terapia al plasma e con infusi disintossicanti e purificatori della polmonite. Segue il nostro servizio sull’argomento.
Fino al 16 febbraio, più di 10 mila pazienti in Cina sono guariti dall’infezione da Covid-19. Oltre alla provincia dello Hubei, il numero dei casi confermati in tutto il Paese ha visto una diminuzione per 13 giorni consecutivi. Durante la conferenza stampa del meccanismo di prevenzione e controllo congiunti del Consiglio di Stato della Cina tenuta il 17 febbraio, a Beijing, la Signora Guo Yanhong, commissario dell’Ufficio per l’amministrazione medica della Commissione statale cinese per la Sanità ha detto che il lavoro di prevenzione e cura ha ottenuto buoni risultati.
“Sebbene si tratti di un nuovo tipo di virus, questa malattia è prevenibile e curabile. Secondo l'analisi della situazione dei pazienti guariti, si può dire che sono state formulate alcune strategie e metodi di diagnosi e trattamento efficaci. Tra i pazienti dimessi dall’ospedale, il 90% avevano presentato sintomi minori, mentre il 10% si trovava in condizioni gravi e di rischio. Basandosi su suddivisione e analisi, il tempo medio dalla patogenesi alla diagnosi confermata è stato di quasi 5 giorni in tutto il Paese. È un metodo molto efficace per accorciare il tempo di diagnosi, per adottare trattamenti tempestivi e per innalzare il tasso di guarigione”.
Guo Yanhong ha affermato che per oltre il 90% dei pazienti è stata adottata una serie di metodi diagnostici come terapie antivirali, trattamento dei sintomi, supporto circolatorio e rafforzamento del sistema immunitario per accelerarne la guarigione.Anche la situazione nella città di Wuhan è cambiata molto. In particolare, di recente con diagnosi e trattamenti tempestivi e precoci, le osservazioni continue sul ricovero dei pazienti con sintomi minori hanno rivelato che la percentuale dei pazienti in condizioni gravi è scesa dal 38% nel periodo iniziale al 18% attuale. Diversi aspetti sono considerati fondamentali per migliorare il tasso di guarigione e abbassare quello di contagio, ricovero e morte: rilevamento, segnalazione, isolamento e trattamento precoci, insieme alla concentrazione di pazienti, di esperti, di risorse e di cure.
“Con queste misure e trattamenti clinici efficaci, credo che potremo accumulare esperienza e sviluppare metodi per migliorare la capacità di trattamento e il tasso di guarigione. In questo modo sarà possibile fornire informazioni utili sia per rafforzare le cure mediche all’interno del Paese, sia da condividere con la comunità internazionale.”
“Attualmente, 29 province (regioni autonome, municipalità), il Corpo di produzione e costruzione del Xinjiang e l'esercito hanno inviato oltre 30.000 medici e infermieri nella provincia dello Hubei, molti dei quali specializzati in malattie respiratorie, infettive e in terapia intensiva. 11 mila medici specializzati in terapia intensiva, pari al 10% di tutto il Paese, sono responsabili della cura dei pazienti in situazioni gravi. In risposta alla domanda del giornalista di News Radio della China Media Group, Guo Yanhong ha detto queste parole:
“Sono state mobilitate 22 squadre di soccorso medico di emergenza da tutto il Paese, dotate di equipaggiamenti sofisticati, per poter offrire un contributo al miglioramento dei trattamenti nella città di Wuhan. Inoltre, esistono anche tre laboratori mobili P3 insieme a personale ispettivo giunto a Wuhan e nello Hubei per migliorare la capacità di rivelamento, gli effetti del rilevamento stesso e la velocità di diagnosi”.
“Per la cura dei malati in condizioni gravi ed estremamente gravi si è rivelato molto efficace l’uso del plasma di pazienti guariti nel periodo di recupero. Tale uso è stato registrato come metodo di trattamento. Per questo motivo Guo Yanhong ha rivolto un appello ai pazienti guariti e dimessi dall’ospedale affinché donino il proprio plasma per aiutare i pazienti nelle condizioni più difficili”.
In precedenza, la Commissione statale per la Sanità della Cina e l’Associazione nazionale della Medicina tradizionale cinese hanno pubblicato congiuntamente un articolo in cui si parla dell’uso degli infusi disintossicanti e purificatori della polmonite. Attualmente, sono stati messi in osservazione presso 57 istituzioni mediche disegnate in 10 province, 701 casi confermati di Covid-19 con l’uso degli infusi; tra questi ci sono stati 130 casi di guarigione e sono già stati dimessi dall’ospedale. Inoltre 51 casi hanno presentato la scomparsa dei sintomi, in 268 è stato riscontrato un miglioramento generalizzato e in 212 casi i sintomi sono rimasti stabili senza alcun aggravamento. Il direttore del Dipartimento di scienza e tecnologia Li Yu ha detto che la statistica sui 351 casi con informazioni dettagliate rivelano che l’infuso disintossicante e purificatore della polmonite presenta un buon grado di efficacia e prospettive importanti per la cura dei casi di Covid-19.
“Dopo 6 giorni, ossia due cicli di trattamento, la temperatura corporea del 94,6% dei pazienti è tornata alla normalità. Dopo un solo giorno di terapia con gli infusi, il 46,7% dei 214 pazienti con tosse non hanno presentato più il sintomo; dopo 6 giorni, l’80,6% di loro non ha più tossito. Ci sono stati inoltre effetti evidenti relativi ad altri sintomi come affaticamento, scarso appetito e mal di gola”.
Inoltre, il vice direttore del Centro biologico del Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese, Sun Yanrong, ha affermato che attualmente il fosfato di clorochina - farmaco antimalarico usato per più di 70 anni, ha avuto effetti importanti nella cura dell’epidemia da Covid-19, e non sono state riscontrate gravi reazioni avverse correlate al farmaco. Il gruppo di esperti si è trovato d’accordo sulla possibilità di considerare sicura la somministrazione di questo farmaco ad una vasta gamma di pazienti.