​Anhui: Decorare la propria casa con la speranza

2020-02-03 09:17:00
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Nel sud della provincia cinese dell'Anhui, tra verdi montagne e corsi d'acqua limpidi, sono sparsi villaggi di case centenarie - con mura bianche e tetti neri, circondate da ruscelli - che si ergono ordinatamente in ciascun paesino, piacevole e tranquillo.

Dopo centinaia d'anni, questi edifici di mattoni mantengono ancora l'eleganza del passato e il loro calore e profumo, accumulati nel tempo, invadono gli stretti vicoli lastricati di pietra grigia. Il paesaggio di monti e acqua conserva ancora la bellezza di un tempo, e la gente vive felicemente in questi splendidi ed antichi edifici.

Qui il tempo scorre intensamente, come una poesia a noi familiare, conducendoci in una dimensione lontana nel tempo. Guardare questi villaggi è come ammirare il rotolo di una pittura storica che rivela un antico sogno orientale, fuori dal mondo.

I villaggi Xidicun e Hongcun si trovano nel distretto Qian della provincia dell'Anhui, e distano soli 300 km da Shanghai. Così come altri villaggi tradizionali nel sud della provincia Anhui, per la loro posizione isolata tra le alte montagne che li rende quasi inaccessibili, Xidicun e Hongcun hanno mantenuto inalterato nei secoli il loro originale aspetto architettonico.

Nel villaggio Xidicun si contano ancora 124 edifici residenziali d'epoca Ming e Qing e tre templi ancestrali, mentre nel villaggio Hongcun vi sono ben 158 costruzioni risalenti alle dinastie Ming e Qing, di cui 137 ancora in ottimo stato. Questi edifici sono i capolavori della scuola Hui, un'importante scuola architettonica sviluppatasi alla fine dell'antica società cinese.

Durante le dinastie Ming e Qing, i commercianti del distretto di Huizhou della provincia dell'Anhui, chiamati "commercianti Hui", grazie al monopolio del legname, del té e del sale ebbero il dominio commerciale per 2-300 anni ed estesero le loro attività e la loro influenza in tutta la Cina, accumulando fama e ricchezza. Dato il forte legame che i cinesi hanno per la propria terra d'origine, i ricchissimi commercianti Hui fecero ritorno al loro paese natale e vi costruirono splendide residenze e tempi ancestrali per rendere omaggio ai propri antenati e tramandare le tradizioni di famiglia. La prosperità economica portò al culmine l'architettura della scuola Hui.

Le nobili famiglie, emigrate dalla Cina centrale, portarono in questi villaggi non solo capacità produttive avanzate, ma anche la loro evoluta cultura e l'usanza di dedicarsi al lavoro dei campi e allo studio. Il germoglio delle dottrine confuciane iniziò così a crescere e a prosperare nel sud della provincia dell'Anhui.

Nella Residenza "Lvfu", un tempo di proprietà di un famoso collezionista del villaggio Xidicun, c'è un distico la cui prima frase recita: "L'importante è raggiungere il successo, non importa se studiando o svolgendo un'attività commerciale."

Mentre la seconda frase dice: "basta conoscere i metodi e le ragioni con cui creare e mantenere un'impresa, e tutto diventa facile."

Gli abitanti del distretto di Huizhou erano molti influenzati dal pensiero confuciano, e davano quindi grande importanza alla cultura e all'istruzione. In passato, nei villaggi del distretto erano in molti a studiare, e tutti, al di là del ceto sociale di appartenenza, ritenevano che studiare fosse l'unica cosa importante.

Durante il regno dell'imperatore Kangxi della dinastia Qing, nel distretto di Huizhou c'erano 54 accademie. Inoltre, tra tutti i partecipanti agli esami imperiali, quelli provenienti da Huizhou erano in cima alla lista dei qualificati e in epoca Qing (1644-1911) 19 eruditi del distretto avevano superato il livello più alto degli esami. Per i commercianti, influenzati sin da bambini dal pensiero confuciano, non fare ritorno al proprio paese natale per onorare gli antenati, dove aver conseguito successo, significava "rantolare nel buio indossando abiti lussuosi". Dopo aver accumulato ingenti ricchezze, tutti i commercianti Hui investirono così capitali per adempiere ai riti in onore degli antenati e costruire le proprie residenze familiari.

A differenza delle abitazioni delle altre zone della Cina, gli edifici della scuola architettonica Hui sono tutti bianchi e neri. Nonostante le mura delle abitazioni siano state danneggiate dal tempo e il contrasto tra il bianco e il nero non sia ormai evidente come in passato, il villaggio "bianco e nero" di Xidicun, incorniciato dalle verdi montagne, da lontano appare ancora in tutta la sua misteriosa eleganza.

Entrando nel villaggio, alla vista delle alte mura delle abitazioni "a testa di cavallo" si percepisce subito lo splendore del passato di queste costruzioni centenarie. Le mura a "testa di cavallo", Matouqiang in cinese, sono delle pareti divisorie dai profili leggermente ondulati all'interno delle residenze. Osservando le mura del complesso di residenze familiari si ha la sensazione di vedere dei cavalli veri condurre le mura verso il cielo infinito.

Entrando nelle case degli abitanti del villaggio, scopriamo un ampio spazio scoperto delimitato dalle mura. Questo spazio, riservato al patio, è un elemento importante dell'architettura della scuola Hui e rappresenta il luogo più accogliente dell'intero complesso architettonico. Esso non solo ha la funzione di rendere le stanze luminose e ventilate, ma è anche il luogo in cui la famiglia è solita riunirsi per godere di giorno il sole e di sera le stelle.

La complicata e raffinata struttura interna di questi edifici tradizionali è in netto contrasto con la semplicità della facciata esterna. Per la scuola Hui decorare gli interni con raffinati dipinti, sculture, bassorilievi su legno, mattoni e pietre, era un elemento di grande importanza. Queste straordinarie sculture, che adornano le case del villaggio, rappresentano le speranze degli abitanti del distretto Hui per una vita migliore e ritraggono al tempo stesso la loro passione per lo studio e per il lavoro nei campi. Queste sculture, che adornano le case del villaggio, sembrano voler rammentare ai posteri che "Nulla è più importante dello studio dei classici".

Le costruzioni residenziali nel sud della provincia dell'Anhui sono caratterizzate da uno stile particolare in cui gli elementi tipici delle abitazioni degli intellettuali e quelli delle residenze dei commercianti s’incontrano e si fondono in un armonioso insieme. Il profumo elegante dei libri e le strutture lussuose sono infatti perfettamente integrate nell'architettura Hui e danno vita ad uno stile unico.

La Residenza Chengzhi, costruita nel 1855, durante il quinto anno del regno dell'imperatore Xianfeng dei Qing, è la residenza del grande commerciante di sale Wang Dinggui. Si tratta del più grande e più raffinato capolavoro delle abitazioni del villaggio Hongcun, finora ben conservato.

La Residenza Chengzhi occupa un'area di 2100 mq e ha una struttura in legno e mattoni. Il complesso di edifici è suddiviso in tre parti, disposte lungo l'asse centrale: la parte anteriore, riservata al cortile e al patio, e quelle media e posteriore, entrambe composte da tre stanze. Ai lati delle tre parti si trovano la stanza ove gli uomini si ritrovavano per fumare, la stanza per giocare a Majiang, la stalla per i cavalli, la cucina, il dormitorio della servitù e un corridoio circolare che circondano le stanze principali. Nella Residenza Chengzhi si contano 136 colonne di legno, 9 patii e 7 edifici composti da 60 stanze. Tra tutte le abitazioni Hui, la Residenza Chengzhi è senz'altro l'opera più esemplare, sia per la disposizione che per le tecniche di costruzione. Le sculture di legno, mattoni e pietre che decorano gli interni, sono estremamente raffinate, in particolare quelle in legno, rivestite tutte di strati dorati realizzati con cinque chili d'oro. Queste sculture, portate a termine da venti artigiani in quattro anni di lavoro, rappresentano le opere scultoree in legno più esemplari della scuola Hui. Lo splendore e l'eleganza delle raffinate tecniche utilizzate e il rivestimento in oro, dopo centinaia di anni, sono rimasti inalterati.


Inoltre, nei dettagli dell'architettura di Hui, si trovano perfettamente espressi dei concetti geomantici

Le sale e i cortili delle residenze del villaggio Xidicun sono per lo più quadrati, ossia con un corridoio circolare intorno e il patio al centro. Quando piove, l'acqua scende dai tetti spioventi dalle quattro parti e confluisce nel pozzo centrale. L'acqua rappresenta la ricchezza: questo effetto corrisponde al principio geomantico di raccogliere l'acqua dalle quattro direzioni e riflette anche l'idea dei commercianti Hui di non lasciare le proprie ricchezze ad altri. Secondo le regole geomantiche, il patio deve essere generalmente piccolo e stretto, perché un patio troppo ampio disperderebbe aria ed energia. A differenza della tradizione che vuole le porte di casa rivolte a sud, molte famiglie del villaggio Hongcun costruirono le porte rivolte verso il ruscello, che attraversa l'intero villaggio, così da creare una posizione propizia.

Nei villaggi tradizionali della provincia dell'Anhui ci sono sempre degli edifici molto più alti delle altre residenze. Questi grandi edifici dalla struttura regolare, che si ergono maestosi, sono i templi ancestrali, ovvero i luoghi in cui i cinesi venerano le tavolette degli antenati e tengono i sacrifici, i luoghi più solenni e inviolabili del villaggio.

La Sala Jingai, nel villaggio Xidicun, è il tempio ancestrale della famiglia Hu. All'entrata si avverte subito un'atmosfera particolare. Nella sala del tempio i posteri della famiglia Hu tenevano i sacrifici. I commercianti di Huizhou, che erano soliti viaggiare in luoghi lontani, non smettevano mai di pensare al loro paese natale, e in particolare al tempio ancestrale, in quanto presso di esso erano soliti riunirsi con i familiari per celebrare i riti in onore agli antenati, nel rispetto delle loro tradizioni e del clan familiare di appartenenza.

La potenza dei clan familiari promosse lo sviluppo del gruppo dei commercianti Hui che monopolizzavano il commercio del legno, del té, della seta e del sale, creando l'impero commerciale di Hui che influenzò la Cina per diversi secoli.

I commercianti Hui, cresciuti con i principi del confucianesimo, nutrivano una simpatia naturale per i funzionari, in quanto il prestigio politico dei membri della famiglia entrati alla corte dopo aver superato gli esami imperiali, poteva offrire sostegno politico e protezione burocratica al monopolio settoriale, in particolare al monopolio del sale. Di solito i commercianti Hui trattavano il commercio del té, del sale e del legno con il governo e conoscevano quindi moltissimi funzionari. Il loro successo era dovuto ai rapporti tra commercianti e funzionari, così come il loro fallimento. Con il declino della dinastia Qing e dei commercianti Hui si assistette alla fine dello sviluppo dei villaggi del sud della provincia dell'Anhui. Per l'interruzione dei finanziamenti, il complesso degli edifici storici delle dinastie Ming e Qing non ha subito più alcuna modifica... come se da allora il tempo si fosse fermato...

Questi bei villaggi assomigliano ad un sogno, semplice, che galleggia silenziosamente sul fiume del tempo, della vita e su ciò che in questa vita abbiamo raccolto.


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