中国国际广播电台
Lo sviluppo e la diffusione
delle sculture di argilla nel
distretto di Jun, nella
provincia dello Henan, Cina
centrale, sono collegati ai
costumi locali; nel dialetto
locale i giocattoli di argilla
sono chiamati “nigugu”,
“jijigugu” o “gugujier”.
Ogni anno in occasione della
Festa delle Lanterne (il 15°
giorno del primo mese lunare)
e della Festa degli Spiriti (il
15° giorno del settimo mese
lunare), alla fiera templare
del distretto si vende una
gran quantità di fischietti
di argilla e di “gugujier”,
acquistati per lo più da
donne di campagna sposate
senza figli o che intendono
avere una prole numerosa, o da
anziane che aspirano a molti
nipoti.
I giocattoli di argilla del
distretto di Jun sono per lo
più modellati con le dita,
incisi con bastoncini, fatti
asciugare all’aria e poi
colorati.
In generale per lo
sfondo si usano il nero,
marrone scuro o rosso acceso e
per la decorazione il rosa,
giallo, verdino e bianco, con
colori semplici,
una plastica arcaica e
temi variabili.
La figura presenta Han
Xiangzi, Zhang Guolao e Zhong
Hanli, tre degli otto
immortali della leggenda
popolare, dall’aspetto
innocente, semplice e
infantile, specialmente la
figura di Zhang Guolao in
groppa all’asino, ma rivolta
all’indietro, dai colori
semplici e dal chiaro
contrasto. A livello popolare
gli otto immortali sono
ritratti con materiali, stili
e tecniche diverse, esprimendo
le differenze tra gli
artigiani quanto a spirito,
carattere, interesse e
concezioni estetiche. I tre
immortali
della figura non
presentano alcun tratto divino,
somigliando più che altro a
contadini.
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